I protocolli di chirurgia postestrattiva, in virtù delle crescenti conoscenze nella biologia e della continua messa sul mercato di materiali sempre più performanti, si stanno spingendo verso indicazioni riabilitative sempre più “estreme”. Tempi di attesa chirurgici e protesici sempre più brevi e riabilitazione di siti sempre più atrofici.

A questo riguardo, una recente revisione sistematica della letteratura, condotta da Ragucci e colleghi e pubblicata su International Journal of Implant Dentistry, si è proposta di valutare i tassi di sopravvivenza e successo e la perdita di osso marginale (marginal bone loss, MBL) di impianti immediati inseriti negli alveoli postestrattivi di elementi molari, dopo un follow-up minimo di 1 anno.

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I revisori, che si proponevano di aggiornare le indicazioni, ormai decennali, della metanalisi di Atieh, hanno sondato le banche dati MEDLINE, EMBASE, and Cochrane Oral Health Group Trials Register, aggiornate a gennaio 2019, alla ricerca di trial clinici randomizzati, studi retrospettivi o case series con almeno 10 pazienti da includere.

Oltre agli outcome primari (come detto, survival e success rate e MBL) sono stati definiti i seguenti outcome secondari: posizione, diametro e tipo di connessione dell'impianto, presenza o assenza del buccal plate, approccio a lembo o flapless, innesti e protocollo di carico.

Sono stati inizialmente screenati quasi 2800 record: di questi, 44 sono stati i full text valutati, 24 dei quali sono stati successivamente esclusi. 20 sono quindi gli studi giunti alla valutazione qualitativa: solo 4 di questi sono, infine, giunti alla valutazione quantitativa (metanalisi).

In totale, 20 studi, per un campione totale di 1106 impianti, hanno indicato il survival rate. A un anno, il tasso di sopravvivenza medio ponderato degli impianti postestrattivi in regione molare è risultato pari al 96.6%; il tasso di successo è stato del 93.3%.

La perdita di osso marginale risulta in media di 1.29 ± 0.24 mm.

La metanalisi, come detto, ha incluso però solo 4 studi a moderato rischio di bias, i quali hanno rilevato una differenza media ponderata di 0.31 mm e una perdita di osso marginale significativamente maggiore rispetto a quella attesa a fronte dell’inserimento ritardato dell’impianto.

Gli outcome secondari attestano hanno dimostrato che l’inserimento di materiale da innesto a livello del gap alveolo-implantare e il protocollo di carico hanno un effetto sui tassi di sopravvivenza e di successo. Analogamente, il marginal bone loss viene influenzato dalla presenza o assenza del buccal plate.

In conclusione, la revisione sistematica presentata evidenzia come, in casi selezionati, l’implantologia postestrattiva in regione molare sia comunque da considerare una scelta riabilitativa predicibile al follow-up, pur ridotto, di un anno.

Riferimenti bibliografici

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32770283/

Implantologia immediata in regione molare: le indicazioni di una revisione sistematica recente - Ultima modifica: 2020-08-27T07:08:10+00:00 da redazione
Implantologia immediata in regione molare: le indicazioni di una revisione sistematica recente - Ultima modifica: 2020-08-27T07:08:10+00:00 da redazione

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