L’avvicinarsi del 59° Congresso Annuale di Amici di Brugg, in programma da giovedì 7 a sabato 9 Aprile 2016 presso il centro congressi del Marriott Hotel di Milano. Questo congresso significa anche un ritorno presso la città d’origine di questo progetto di divulgazione e condivisione scientifica: rientra in questa logica la valorizzazione di quelle che sono le eccellenze del territorio. Una di queste è rappresentata senza dubbio dal polo didattico della Clinica Odontoiatrica I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi (Direttore Prof. R. L. Weinstein, Università degli Studi di Milano), il cui Reparto di Implantologia e Riabilitazione Orale viene diretto dal prof. Tiziano Testori. Sarà appunto il prof. Testori, Socio Effettivo della stessa Associazione Amici di Brugg, ad inaugurare il Congresso, insieme con il dott. Fabio Scutellà e l’odt. Fabrizio Loreti, con un corso dal titolo “La protesi su impianti: biologia, tecnica ed odontotecnica”.
Questa tematica, che attira odontoiatri e odontotecnici e ne influenza fortemente l’operato e la cooperazione, ci ricorda quanto sia fondamentale, in ambito implantologico, la conoscenza di alcuni concetti biologici basilari. Alcune di esse verranno perciò accennate nel corso di questa breve trattazione.
Innanzitutto, le caratteristiche dell’impianto: in primo luogo, il materiale con cui gli impianti dentali sono realizzati: il più largamente utilizzato resta il titanio, che manifesta caratteristiche ottimali di osteofilia, sempre nel rispetto degli standard di biocompatibilità. Va sottolineato che la maggior parte delle sistematiche utilizza un materiale costituivo diverso fra la vite in sé (di solito titanio grado 4, meno puro ma più duro del cpTi) e la restante componentistica implantare.
Oltre a questo aspetto, bisognerà considerare altri aspetti riguardanti l’impianto, distinguendo fra geometria macroscopica e microscopica. La prima consiste nel design della vite implantare: cilindrica, conica, tronco-conica, rootform e con diversi tipi di filettature e scanalature. La seconda rappresenta invece lo studio delle caratteristiche della superficie implantare, che potrà essere liscia, rugosa o addirittura biologicamente attiva, a seconda dei trattamenti ricevuti durante la lavorazione.
Video che illustra la realizzazione delle caratteristiche di superficie degli impianti dentali
YouTube: please specify correct url
Video updated on Youtube by Colin Weightman
L’obiettivo comune degli sviluppatori è garantire, dal punto di vista ingegneristico, la migliore interfaccia – da un punto di vista, però, biologico – tra impianto e tessuto osseo.
La biomeccanica implantare, poi, si interessa di tutti quei fattori che influenzano la distribuzione dei carichi protesici. Il primo aspetto sarà necessariamente il tipo di manufatto programmato, dalla corona singola su impianto fino alle grosse riabilitazioni plurimplantari. Senza la padronanza di questi dati, non si può assicurare il momento ideale per instaurare il carico protesico, rischiando così di compromettere la fase chirurgica pregressa.