Il dolce rischio: le insidie degli zuccheri aggiunti

Luigi Paglia

Negli ultimi anni l’assunzione di zuccheri in eccesso con la dieta è considerata, al pari di alcol e tabacco, un fattore di rischio per lo sviluppo di importanti malattie croniche.

Gli zuccheri aggiunti agli alimenti e alle bevande durante la lavorazione, la preparazione, o semplicemente a tavola sono in grado di migliorarne consistenza, colore, gusto e, al contempo, di favorirne la palatabilità. Tuttavia, fatta eccezione per alcune situazioni cliniche, non rappresentano una componente necessaria nella dieta dei bambini sani… anzi!

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Oltre ad avere ruolo scientificamente comprovato nella patogenesi della malattia cariosa, gli zuccheri aggiunti possono favorire l’insorgenza precoce di obesità, diabete mellito di tipo 2 (DMT2), malattie cardio-metaboliche e renali e OSAS.

La maggior parte delle malattie croniche è associata a fattori di rischio prevenibili, come ipertensione, iperglicemia, iperlipidemia, vita sedentaria e inattività fisica, sovrappeso. La comparsa di uno o più fattori già durante l’infanzia aumenta considerevolmente il rischio di malattia in età adulta. Evidenze scientifiche suggeriscono, inoltre, che in questa fase, cruciale per la crescita degli individui, alcune abitudini e gusti alimentari tendono a consolidarsi fino all'adolescenza e all'età adulta.

I bambini hanno una forte preferenza per il gusto dolce e introdurre precocemente nella loro alimentazione zuccheri aggiunti può contribuire a promuoverla e consolidarla. Per esempio, l'assunzione di bevande zuccherate prima dei 12 mesi di età è associata a una maggiore probabilità di consumarle almeno una volta al giorno a 6 anni di età. E sappiamo bene che queste bevande (succhi di frutta, tè istantanei, soft drink, ecc) apportano un’elevata quantità di zuccheri e calorie con uno scarso o nullo apporto di elementi nutritivi quali fibre, vitamine, sali minerali, proteine o amidi.

L'età pediatrica, per le sue peculiari esigenze nutrizionali, ha caratteristiche diverse dall’età adulta. In questa fase, infatti, l’alimentazione deve apportare il materiale energetico e costruttivo necessario per il sostegno dell’organismo e il suo accrescimento. Il bambino educato ad alimentarsi in modo vario ed equilibrato potrà mantenere da adulto questa buona abitudine, a tutto vantaggio del suo stato di salute.

Diventa fondamentale quindi insegnare ai nostri bambini, e ai loro genitori, come sia indispensabile consumare quotidianamente in maniera responsabile e regolare acqua e alimenti privi di zuccheri aggiunti.

Contribuendo a diffondere queste informazioni potremmo contribuire attivamente a mantenere sana la bocca dei nostri piccoli pazienti ed evitare che sviluppino da adulti malattie croniche invalidanti.

Il dolce rischio: le insidie degli zuccheri aggiunti - Ultima modifica: 2019-06-05T17:11:39+00:00 da Luigi Paglia
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