Il Congresso di Milano, l’Expo e la crescita della professione

Paolo Pegoraro

A Expo ormai iniziato (con tutte le difficoltà e le contraddizioni del caso, ma questo è il bello del nostro Paese) è doveroso focalizzarci ancora una volta sui grandi temi che stanno portando a Milano milioni – così pare – di visitatori da tutto il mondo: l’alimentazione, la razionalizzazione delle risorse, insomma un benessere che sia il più possibile equo e solidale.
Come certamente sapete, in pieno Expo anche l’odontoiatria vive a Milano un suo grande momento: Il Dentista Moderno ha organizzato un congresso internazionale ambizioso e innovativo. Un evento che dura un giorno, ma chi sceglie di partecipare si troverà tra le mani un biglietto d’ingresso all’Expo, per prolungare il soggiorno e trasformarlo in una breve ma affascinante vacanza milanese.
Perché ambizioso? Perché porta Milano i protagonisti della scena odontoiatrica mondiale, relatori attualissimi e prestigiosi, che arriveranno carichi di una mission formativa e, perché no?, di un fascino particolare, un profumo d’oltreconfine.
Perché innovativo? Perché innovativi saranno i temi trattati – dall’odontoiatria digitale all’integrazione con l’internistica – così come il progetto stesso del congresso, disegnato con molta esattezza da un board scientifico che esprime i massimi livelli della scienza odontostomatologica italiana.
Relatori d’eccezione, comitato scientifico d’eccellenza e un programma tagliato su misura per l’odontoiatra italiano, curioso e attento, aggiornato e creativo quanto basta: a pagina 80-81 di questo numero avete un quadro completo dell’evento e dei motivi per non mancare.
Se è vero che l’implantologia, come emerge dal programma congressuale, è da anni la nuova frontiera del dentale, a rappresentare in quest’area tutto ciò che di simil-biologico oggi l’uomo produce per riparare, sostituire, migliorare le prestazioni del corpo umano (dalle valvole cardiache alle mini protesi d’anca, dalla mano robotica all’occhio bionico), è vero anche che non ci si può esimere dall’intervenire a monte, prevenendo i danni prima che si producano, proprio in nome di un risparmio delle risorse oggi indispensabile oltre che politically correct: e dunque il ruolo del dentista moderno (scusate il gioco di parole) sarà quello di un operatore sanitario che vedrà il paziente anche in assenza di patologie conclamate, perché sarà tutto il team a essere investito di un ruolo educazionale completo e socialmente opportuno, oltre che economicamente appagante. E’ il team odontoiatrico, infatti, il soggetto sanitario che più frequentemente incontra il cittadino e ne monitora perciò i comportamenti e gli stili di vita.
Ogni strategia di marketing vincente prevede la ripetizione del contatto con il cliente e la sua fidelizzazione: fornire un supporto adeguato in tema di lifestyle farà sì che l’odontoiatra diventi, nel tempo, il punto di riferimento di un cittadino attento alle proprie tasche e alla propria salute.
Siamo certi di avervi numerosi a Milano per il congresso del 3 luglio. Difficile dire di no e non chiudere l’agenda per quel giorno, e i motivi per farlo sono più d’uno: per qualcuno prevarrà l’occasione di visitare l’Expo come nostro ospite, per altri la decisione sarà in funzione dell’aria internazionale che si respirerà al congresso, per molti altri, evidentemente, l’occasione unica di un evento altamente accreditato, di cui si potrà fruire praticamente al costo dell’abbonamento alla Rivista.

Il Congresso di Milano, l’Expo e la crescita della professione - Ultima modifica: 2015-05-12T10:53:39+00:00 da Paolo Pegoraro

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