In alcune condizioni patologiche sistemiche, come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, neoplasie, e in condizioni fisiologiche particolari, come la gravidanza, emerge come la presenza di malattia parodontale possa contribuire ad aumentare l’infiammazione sistemica, con conseguente peggioramento delle condizioni di salute del paziente. Le terapie parodontali non chirurgiche e integrative rappresentano uno strumento per ripristinare lo stato di salute, funzionalità ed estetica del parodonto e prevenire la progressione di stati infiammatori patologici.
Alcune condizioni sistemiche possono correlarsi alla salute orale rendendo necessaria un’adeguata gestione del paziente al fine di consentire una diagnosi precoce, intercettare l’insorgenza e migliorare il decorso di alcune patologie organiche.
L’importanza di questi temi è dimostrata da una recente dichiarazione della WHO, nella quale viene riconosciuta la salute orale come parte integrante della salute generale e pertanto, degna di un approccio globale.
Non ultimo, nel manifesto ufficiale della EFP, viene posta attenzione sulla diagnosi e trattamento della malattia parodontale come mezzo per contrastare gli effetti negativi dell’infiammazione sia a livello orale che sistemico. L’elemento che accumuna la patologia generale a quella orale è la presenza di infiammazione in seguito a iperattivazione delle difese immunitarie dell’organismo.
Attraverso l’approfondimento di alcune patologie sistemiche (come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e sindrome metabolica, malattie neurodegenerative, neoplasie e Sars-COV2) e condizioni fisiologiche particolari (come la gravidanza) emerge come la presenza di malattia parodontale, con le specie batteriche che la caratterizzano, possa contribuire ad aumentare l’infiammazione sistemica, con conseguente peggioramento delle condizioni di salute del paziente.
Le terapie parodontali non chirurgiche e integrative (air-polishing, fotodinamica, probiotici, ozono-terapia, profilazione batterica e analisi salivare) con lo scopo di ridurre la quantità di batteri parodonto-patogeni, rappresentano uno strumento per ripristinare lo stato di salute, funzionalità ed estetica del parodonto.
Dorotea Bellini, Joana Berberi
1 Studente, CdL Odontoiatria e Protesi dentaria, Università degli Studi di Milano
Viola Viganò
2 Grado en Odontología, Universidad Europea de Madrid, Spagna
Matteo Fanuli
3 Igienista dentale, Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche, Università degli Studi di Milano
Cinzia Casu
4 Odontoiatra, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Laboratorio di Biotecnologie Orali, Università degli Studi di Cagliari
Luca Viganò
5 Odontoiatra, Dipartimento di Radiologia, San Paolo Dental Building, Università degli Studi di Milano
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