Galenica, la nuova tariffa è legge: una buona notizia anche per gli odontoiatri

Lo scorso 9 novembre, dopo quasi 25 anni d’attesa, è entrato in vigore il DM 22 settembre 2017 “Aggiornamento della Tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali”, pubblicato sulla GU n. 250 del 25/10/2017. La norma è stata approvata in virtù dell’articolo 125 del Regio Decreto 27 luglio 1934, che prevede l’adeguamento delle tariffe ogni due anni – di fatto, invece, l’ultimo aggiornamento risale al 1993 – sulla base dei più recenti contratti collettivi nazionali e del costo del lavoro del farmacista. In una parola, la nuova tariffa tiene conto del valore dell’attività professionale svolta dal farmacista preparatore.

La notizia è stata accolta positivamente dai farmacisti, ma anche dai medici che si affidano a quest’arte e che la norma, in attesa di una revisione ben più ampia del settore, potrà aiutare. La galenica, infatti, può risolvere molti problemi sanitari, come per esempio quello dei dosaggi orfani: ci sono oggi farmaci per la cura delle malattie cardiache, per esempio, che per essere somministrati ai bambini molto piccoli, anche prematuri, richiedono l’intervento del farmacista preparatore per dosaggi personalizzati ad hoc.

Pubblicità

E nel mondo odontoiatrico, le prescrizioni galeniche, quanto sono diffuse? «Purtroppo non sono molto diffuse», spiega Raffaella Ferrari, farmacista esperta di galenica, impiegata presso la Farmacia Ambreck di Milano, e direttore scientifico della rivista Farmacia News, «le forme farmaceutiche convenzionali, allestite nei laboratori galenici di una farmacia, sono perlopiù per uso interno. L’uso odontoiatrico necessita invece di formulazioni che possano prolungare il tempo di contatto tra farmaco e mucosa orale, che però non sono facili da preparare in farmacia. Tuttavia, esistono oggi materiali mucoadesivi, come i polimeri, che possono rappresentare le basi ideali per le preparazioni buccali e garantiscono un’ottima attività terapeutica, migliore compliance del paziente e permettono all’odontoiatra di personalizzare la terapia».

Dietro presentazione di ricetta medica, ricorda Ferrari, è possibile allestire numerosi preparati per il cavo orale: ne sono esempi le sospensioni o le paste adesive orali contenenti antibiotici come il metronidazolo, molto utile in caso di gengiviti o parodontiti infettive; le soluzioni per toccature del cavo orale come quelle a base di iodio; gel o paste adesive orali a base di corticosteoidi come il clobetasolo, da impiegare in caso di lichen o lupus eritematoso orale; per un effetto anestetico locale, inoltre, possono essere prescritte preparazioni a base di anestetici come la lidocaina o la tetracaina. «Una preparazione che allestisco spesso è la saliva artificiale», dice l’esperta di galenica, «indicata in varie situazioni di xerostomia: il preparato, che risulta gradevole perché aromatizzato, garantisce sollievo immediato alla secchezza del cavo orale e previene la demineralizzazione di smalto e dentina grazie a un pH neutro. Alcuni studi dentistici richiedono poi soluzioni a base di clorexidina da utilizzare come colluttori per gli sciacqui in ambulatorio, oppure soluzioni a base di ipoclorito di sodio per terapie endodontiche, per l’azione disinfettante, antibatterica e chelante degli ioni calcio».

Cosa si potrebbe fare, dunque, per spingere la galenica anche nel settore odontoiatrico? «In realtà, la terapia galenica odontostomatologica è stata ampiamente utilizzata fin dall’antichità, con ottimi risultati», ricorda Ferrari, «è stato solo successivamente, con la medicina moderna e l’avvento dei prodotti industriali oggi a disposizione del dentista, a essere caduta in disuso. E questo è un vero peccato perché i risultati terapeutici ottenibili con i moderni preparati magistrali sono eccellenti, oltre che meno costosi rispetto ai prodotti dell’industria, e ciò rappresenta un altro vantaggio per l’odontoiatra».

Secondo Ferrari, per migliorare la conoscenza della galenica, e creare nuove possibilità formulative a disposizione del dentista, sarebbe auspicabile un confronto professionale costante tra odontoiatra e farmacista preparatore. «Sono certa che comunicando maggiormente potremo trovare insieme numerosi soluzioni tecnologiche», dice l’esperta di galenica, «utili a risolvere le problematiche odontostomatologiche con formulazioni dedicate all’ambiente orale, con ampia soddisfazione anche dei pazienti».

Galenica, la nuova tariffa è legge: una buona notizia anche per gli odontoiatri - Ultima modifica: 2017-11-13T11:43:50+00:00 da redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome