Faccette in ceramica: come evitare fratture e fallimenti?

Disegno di preparazione per faccette in ceramica su un elemento con otturazione di III classe in composito. Le linee blu dimostrano la posizione del margine interprossimale.

Numerose campagne pubblicitarie e la risonanza mediatica conferita alla necessità di sfoggiare un “sorriso perfetto” hanno prodotto una crescente attenzione alla percezione estetica degli elementi dentari, donando loro un ruolo sempre più importante all’interno del concetto di salute. In questo contesto, un’odontoiatria sempre più volta all’approccio minimamente invasivo adopera di frequente veneer in ceramica, zirconia e composito per riabilitare i settori frontali del paziente. Permangono però alcuni punti di domanda riguardo alla resistenza e ai punti di frattura di questi manufatti, su cui diversi articoli in letteratura si interrogano.

A cura di  Davide Battaglia

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Valutazione comparativa della resistenza alla frattura di faccette in ceramica con tre differenti preparazioni incisali  Uno studio in vitro

Comparative evaluation of fracture resistance of ceramic veneer with three different incisal design preparations – An in-vitro study

Jankar AS, Kale Y, Kangane S, Ambekar A, Sinha M, Chaware S.

Una delle cause più frequenti di frattura delle faccette in ceramica è lo stress elevato che si dissipa a livello incisale. Rimane controversa la scelta di quale disegno di preparazione applicare per queste riabilitazioni. Questo studio si propone di valutare la resistenza alla frattura di tre tipi diversi di preparazioni al fine di verificare se uno di questi possa realmente essere superiore agli altri e, pertanto, clinicamente consigliabile.

Raggiungere brillanti risultati dalla soddisfacente resa estetica è sicuramente un compito impegnativo per il clinico e il tecnico.

Le veneer in ceramica si pongono come una valida soluzione nel caso di elementi con moderata discromia, traumatizzati, fratturati, anomalie di morfologia. Nonostante sia una pratica che ha potuto usufruire degli evidenti miglioramenti nel campo dei materiali e dell’adesione, i fallimenti e le fratture di questi manufatti sono un’evenienza importante e presente nella realtà clinica.

Le fratture più frequenti sono quelle che avvengono a livello del bordo incisale. Per ridurre l’incidenza di questo problema, gli autori dello studio in questione hanno deciso di indagare le preparazioni incisali e confrontarne le prestazioni. 15 incisivi centrali superiori permanenti estratti sono stati selezionati e divisi in 3 gruppi di 5 elementi ciascuno, in modo casuale.

Per standardizzare la preparazione, la superficie vestibolare di tutti gli elementi è stata preparata adoperando come riferimento 3 solchi guida di 0,5 mm di profondità, effettuati con una fresa a pallina:

  • gruppo 1, nessuna riduzione incisale con uno smusso di 0,5 mm vestibolo-incisale;
  • gruppo 2, 1 mm di riduzione incisale con una fresa a testa piatta;
  • gruppo 3, 1 mm di riduzione incisale con un chamfer di altezza 1 mm.

Le 15 faccette sono state quindi realizzate e successivamente cementate con cemento duale (Variolink II).

I test di resistenza alla frattura hanno portato alla luce differenze statisticamente significative tra i 3 gruppi, evidenziando una superiore resistenza alla frattura del gruppo 3, preparato a chamfer.
In particolare, il gruppo 1 ha mostrato una resistenza inferiore a entrambi gli altri, mentre il 2 ha denotato miglior resistenza del gruppo 1, ma peggiore del 3.

Si può concludere che la protesizzazione con veneer, senza riduzione incisale e solo smusso sulla superficie vestibolo-incisale, ha una resistenza alla frattura inferiore rispetto agli altri disegni di preparazione. Le faccette in ceramica con riduzione incisale di 1 mm e un chamfer di altezza di 1 mm rendono il manufatto più resistente a frattura e alle sollecitazioni esterne.

Questo design, infatti, riduce le forze che si dissipano all’interfaccia dente-ceramica e quelle di taglio, permette un approccio minimamente invasivo e fornisce un substrato favorevole a un’efficace cementazione.

implicazioni cliniche
Nelle riabilitazioni estetiche di elementi frontali con faccette in ceramica la preparazione con riduzione incisale e chamfer dell’altezza di 1 mm sembra essere una soluzione ideale per ridurre il rischio di fratture e rispettare i tessuti dentali.

Faccette in ceramica: come evitare fratture e fallimenti? - Ultima modifica: 2015-11-07T08:57:06+00:00 da Redazione

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