Sono state introdotte nella legge di Stabilità nuove tutele per gli studenti di Medicina e Odontoiatria.
“I futuri medici e dentisti infatti non dovranno più aspettare l’abilitazione professionale per avere una copertura previdenziale e assistenziale ma potranno iscriversi all’Enpam già a partire dal quinto anno di corso. A prevederlo è il comma 138-bis introdotto alla Camera” si legge in una nota dell’Enpam.
I contributi verranno fissati dal Consiglio di amministrazione dell’Enpam, ma non dovranno essere pagati nell’immediato, in quanto l’Ente fornisce la possibilità di coprirne l’importo tramite prestiti d’onore che potranno essere ripagati una volta entrati nel mondo del lavoro.
“I corsi di studio di medicina e odontoiatria sono molto lunghi e impegnativi e gli studenti degli ultimi anni già di fatto svolgono attività professionalizzanti. Per questo è doveroso garantire loro le stesse tutele a cui hanno diritto i lavoratori”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Enpam, Alberto Oliveti. “I futuri colleghi – ha continuato – potranno entrare a far parte della famiglia professionale ed essere tutelati da subito e questo grazie alla lungimiranza dei parlamentari che hanno sostenuto l’emendamento Di Gioia”.
In questo modo, i giovani studenti potranno, fin dagli anni universitari, iniziare a maturare anni di anzianità contributiva ai fini previdenziali, tutelarsi in caso di maternità, di invalidità assoluta e permanente o morte prematura (pensione di circa 15mila euro annui, senza requisiti minimi di iscrizione); otterranno sussidi straordinari (per eventi imprevisti, stati di bisogno, interventi chirurgici o cure non a carico del SSN) e sussidi in caso di calamità naturali (per danni a cose mobili o immobili, per ricostruzione); avranno inoltre accesso a mutui e prestiti erogati dall’Enpam.
In definitiva, chi accettasse la strada del prestito d’onore, uscirebbe dall’università con dei debiti da ripagare, gravati ovviamente da interessi , oltre che con prospettive lavorative sempre più pallide .
Mi chiedo inoltre quali esigenze sanitarie fuori dal SSN possa avere uno studente universitario e se i danni da calamità naturali cui si fa cenno siano solo legati a beni mobili e immobili legati alla professione (inesistenti per uno studente) o anche ad assets personali come un’automobile o una casa di proprietà . In altre parole , è lecito dedurre che l’Enpam ripagherebbe il lunotto dell’automobile danneggiato dalla grandine ?
Le ultime righe riportano infine la possibilità di accedere a mutui e prestiti erogati dall’Enpam, tuttavia , ancora una volta , mi chiedo se non sia più strategico sfruttare la decantata lungimiranza dei parlamentari (di quale schieramento, sarebbe interessante saperlo) per abbassare le soverchianti tasse sull’attività professionale di medici e odontoiatri .