Il diabete mellito costituisce una problematica sociosanitaria che si caratterizza per la multidisciplinarità. Ad esempio, la patologia, in età pediatrica, presenta peculiarità meritevoli di particolare approfondimento. In Italia, la patologia diabetica pediatrica ha due facce, dal punto di vista epidemiologico.

Il diabete di tipo 1 si manifesta sistematicamente nel bambino e nell’adolescente. In Italia, più precisamente in Sardegna, questa patologia ha una clusterizzazione seconda sola, a livello mondiale, a quella della Finlandia, con un’incidenza di 120 casi all’anno nella fascia fino ai 14 anni.

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A questo si aggiunge il diabete di tipo 2, più frequente nell’adulto e collegato all’obesità. Proprio l’epidemia di obesità infantile che il nostro paese sta affrontando – prevalenza complessiva del 20%, una delle più alte d’Europa, maggiore nelle regioni del Sud – induce ad attendere un incremento dell’incidenza del diabete di tipo 2 in età pediatrica.

Il diabete mellito interessa l’odontoiatra non esclusivamente in relazione alla gestione delle complicanze in chirurgia orale, ma anche in maniera diretta. È ormai ampiamente accertata, infatti, la relazione relazione bidirezionale tra diabete e malatti parodontale. La revisione sistematica di Zainal, si è proposta di confermare l’esistenza di una relazione analoga fra i rispettivi indicatori, controllo glicemico e indici parodontali.

La ricerca ha coinvolto le pubblicazioni disponibili su EBSCO Medline Complete, PubMed e Science Direct, relativamente al periodo 2000-2019. Sono stati inclusi esclusivamente studi caso-controllo atti a comparare la salute parodontale di pazienti diabetici e non diabetici, di età inferiore ai 19 anni. I revisori hanno ricavato valutato una base di 940 record: di questi, 16 full text sono stati considerati, 11 dei quali sono stati sottoposti a valutazione qualitativa e quantitativa. La qualità dell’evidenza è risultata discreta (buona in un caso) e la meta-analisi fa riferimento a un campione di 1465 tra bambini e adolescenti.

I risultati, pubblicati in un articolo apparso di recente su Australian Dental Journal, attestano come tutti i parametri parodontali – indice di placca (PI), indice gengivale (GI), livello di attacco clinico (CAL) e profondità della tasca sondabile (PPD) – risultino significativamente più elevati nei soggetti diabetici rispetto a quelli non diabetici.

Il diabete determina un peggioramento significativo dello stato parodontale già dopo un anno dalla diagnosi.

In conclusione, la revisione evidenzia, pur in assenza del completo approfondimento del processo eziopatogenetico sottostante, la necessità, da parte dell’odontoiatra, di seguire in maniera costante, dal punto di vista parodontale, il giovane paziente diabetico. A maggior ragione, i pazienti già soggetti a processi parodontopatici iniziali, se non trattati precocemente, andranno facilmente incontro a manifestazione precoce della patologia.

Riferimenti bibliografici

https://www.siditalia.it/pdf/Il%20Diabete%20in%20Italia_p.pdf

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5159_0_file.pdf

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33864280/

Diabete e parodontopatia nel paziente pediatrico  - Ultima modifica: 2021-06-14T12:54:19+00:00 da redazione
Diabete e parodontopatia nel paziente pediatrico  - Ultima modifica: 2021-06-14T12:54:19+00:00 da redazione

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