La demineralizzazione della dentina radicolare si previene con barriere fisiche

La demineralizzazione della dentina radicolare è un problema la cui diffusione potrebbe crescere nel tempo, insieme con il crescere dell'aspettativa di vita. Gli anziani sono infatti le persone più a rischio. Il fenomeno è spesso associato alla recessione gengivale e ad una ridotta secrezione salivare, tipiche infatti della terza età. Di qui la necessità per l'odontoiatra di sapere quale sia la strada maestra per affrontare e prevenire questo problema.

Un gruppo di ricercatori, afferenti al Dipartimento di odontoiatria restaurativa, preventiva e pediatrica dell'Università di Berna, ha cercato di dare una risposta attraverso una revisione sistematica della letteratura. Lo studio, pubblicato su Nature, conferma l'efficacia delle barriere fisiche per prevenire la demineralizzazione della dentina radicolare, con qualche distinguo però.

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Le coordinate della revisione sistematica

I ricercatori (R.J. Wierichs, T. Muller, G. Campus, T.S. Carvalho e S.H. Niemeyer) hanno scandagliato i database elettronici di tre importanti archivi: PubMed-Medline, CENTRAL e Ovid-EMBASE. Hanno quindi selezionato gli articoli pubblicati dal 1946 al 29 agosto 2022. Tra gli studi risultati ammissibili (171), ne sono stati selezionati 34 per l'analisi full-text riferiti a 69 diversi materiali. Per poi giungere a 17 studi riguardanti 36 materiali (3 in situ e 14 in vitro).

Le barriere fisiche analizzate per prevenire la demineralizzazione

Sigillanti, desensibilizzanti e adesivi: sono questi gli strumenti impiegati dall'odontoiatra per contrastare la demineralizzazione della dentina radicolare. La revisione sistematica ha valutato la desensibilizzazione in 10 studi, gli adesivi in 8 studi, sigillanti e infiltranti in uno studio ciascuno. Poi i ricercatori si sono concentrati sullo sviluppo di nuove lesioni dentinali, oggetto di 13 studi e sulla progressione delle lesioni artificiali analizzate in altri 4 studi. I risutati hanno tenuto conto della profondità della lesione e della perdita minerale.

I risultati in sintesi

Dalle meta-analisi condotte dai ricercatori dell'Università di Berna sono scaturiti risultati enequivocabili. L'applicazione di adesivi monofase riduce la profondità della lesione rispetto ai siti non trattati, cioè dove non è stata applicata alcuna barriera fisica. Tra l'adesivo monofase e quello multifase, invece, non sembrano esserci differenze nell'aumento della profondità. Infine, rispetto ai siti non trattati, i desensibilizzanti si mostrano efficaci nel contrastare gli effetti della demineralizzazione.

Bias e limiti della ricerca

Due tra i 17 studi presi in esame hanno mostrato un bias incerto, mentre gli altri 15 un rischio bias basso. Rispetto ai limiti, la meta-analisi riguarda solo studi in situ e in vitro, non essendocene altri in vivo. Nella maggior parte degli studi analizzati, gli agenti di prova sono applicati su superfici dentinali sane e a volte su lesioni dentinali artificiali. Infine, le condizioni di ciclo del pH variano tra gli studi e in alcuni, nel valutare la demineralizzazione, non si tiene conto delle fluttuazioni del pH orale, come invece si dovrebbe.

La demineralizzazione della dentina radicolare si previene con barriere fisiche - Ultima modifica: 2022-12-20T09:49:26+00:00 da Pierluigi Altea
La demineralizzazione della dentina radicolare si previene con barriere fisiche - Ultima modifica: 2022-12-20T09:49:26+00:00 da Pierluigi Altea

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