La paziente gravida attraversa una serie di modificazioni anatomofunzionali, coinvolgenti praticamente tutti gli apparati del corpo: la bocca, in tal senso, non fa eccezioni.
In generale, la gravidanza induce variazioni reversibili e anche irreversibili a livello del cavo orale. È stato scoperto che alti livelli di estrogeni sono associati alla comparsa di iperplasia gengivale, gengivite, granulomi piogenici (epulide gravidica), alterazioni del flusso salivare e carie dentale.
Le fluttuazioni ormonali si ripercuotono poi su microcircolo e sistema immunitario, rendendo la donna maggiormente esposta alle infezioni orali.
Studi condotti in precedenza hanno rilevato un collegamento tra salute orale delle gravide, esiti avversi della gravidanza (nascite premature, basso peso alla nascita) e anche salute orale dei neonati.
Tali premesse inducono un forte atteggiamento di prevenzione e promozione della salute orale, con educazione alla igiene domiciliare e trattamento tempestivo delle eventuali problematiche, da mantenere per tutta l’età fertile e in particolare per il periodo della gravidanza e del puerperio.
I problemi orali e la paziente gravida
Qui di seguito vengono riportati i risultati di un lavoro condotto da un gruppo di lavoro arabo, recentemente pubblicato sullo European Journal of Dentistry.
Lo studio ha seguito un modello trasversale basato su questionari e ha coinvolto un campione totale di 251 donne in gravidanza, di età compresa tra i 27 e i 39 anni (età media 31.8).
Il questionario finale, sottoposto alle pazienti, prevedeva due sezioni: la prima aveva la funzione di registrare dati demografici come età e titolo di studio della risponditrice. La seconda sezione prevedeva domande specificamente atte a indagare la consapevolezza relativa ad aspetti quali l’impatto della gengivite in gravidanza, gli effetti della gravidanza in generale sulla salute orale, le implicazioni per il nascituro (comprese le problematiche come parto pretermine e basso peso alla nascita), le misure preventive e terapeutiche relative alla gengivite in gravidanza e, da ultimo, il rapporto con l’odontoiatra nel corso della gravidanza.
I risultati attestano come la maggior parte delle gravide interpellate fosse marginalmente consapevole (42.62%) o del tutto inconsapevole (31,47%) del rischio di gengivite, nonché, a maggior ragione, di cause, effetti, prevenzione e trattamento della problematica stessa. Questi due dati sono risultati pressoché sovrapponibili alle percentuali di pazienti che non si sono sottoposte a controlli odontoiatrici in gravidanza (41,03%) o che vi si sono sottoposte a seguito di episodi di gengivite (28.68%).
La maggior parte delle pazienti concordava sull’importanza dell’informazione a proposito del tema, più ampio, della salute orale, sin da prima dell'inizio del periodo di gravidanza.
In conclusione, lo studio incoraggia la necessità dell’informazione sul tema, il che non può prescindere, in primo luogo, dalla collaborazione tra medico di base, ginecologo e odontoiatra. Il fine è prevenire le problematiche principali o, quantomeno, intercettarle il più precocemente possibile.