La clindamicina è un antibiotico ad ampio spettro, divenuto di recente oggetto di studio da parte dell'Università del Cairo, Egitto. I ricercatori si sono posti una domanda. L’aggiunta di clindamicina alla fibrina ricca di piastrine iniettabile (I-PRF) può migliorare i risultati clinici nella rigenerazione parodontale? Lo studio si è concentrato su pazienti affetti da parodontite di stadio III grado B. Esaminando l'efficacia della combinazione di clindamicina con I-PRF, in confronto all'uso della sola I-PRF, in associazione a una tecnica chirurgica minimamente invasiva modificata (M-MIST).
L’importanza della fibrina ricca di piastrine
La fibrina ricca di piastrine iniettabile (I-PRF) è un concentrato piastrinico di seconda generazione, ormai consolidato nell'odontoiatria rigenerativa per la sua capacità di accelerare la guarigione dei tessuti molli e duri. Questo si deve al rilascio di importanti fattori di crescita, che facilitano la rigenerazione tissutale. Grazie a queste proprietà, l’I-PRF è spesso utilizzata da sola o in combinazione con biomateriali per trattare difetti intraossei parodontali.
Lo studio in sintesi
Lo studio condotto dall’Università del Cairo ha mirato a valutare se l'aggiunta di clindamicina (CLN) all’I-PRF potesse migliorare ulteriormente i risultati della rigenerazione parodontale. I pazienti sono stati sottoposti a interventi di rigenerazione con una tecnica minimamente invasiva (M-MIST), combinata con I-PRF, con o senza l’aggiunta di clindamicina. Lo studio clinico randomizzato ha incluso 28 pazienti con parodontite di stadio III grado B, suddivisi in due gruppi. Il gruppo di prova (14 pazienti) ha ricevuto l'I-PRF arricchita con clindamicina (50 μL di CLN per 1 mL di I-PRF), in combinazione con la M-MIST. Il gruppo di controllo (14 pazienti) ha ricevuto solo l'I-PRF con la M-MIST, senza aggiunta di clindamicina.
I ricercatori hanno monitorato diversi parametri clinici e radiografici per un periodo di 9 mesi. Includendo il livello di attacco clinico (CAL), la profondità di sondaggio (PD), l'indice di placca (PI), l'indice gengivale (GI), oltre alla valutazione radiografica della profondità lineare del difetto (RLDD) e dell'area del difetto radiografico (RDA).
Risultati principali
In entrambi i gruppi, ci sono stati miglioramenti significativi rispetto ai valori di base per i parametri clinici e radiografici dopo 3, 6 e 9 mesi. Tuttavia, confrontando i due gruppi, non è emerso che l'aggiunta di clindamicina all'I-PRF abbia prodotto un miglioramento clinico superiore rispetto all'uso della sola I-PRF. In particolare, entrambi i gruppi hanno mostrato una riduzione significativa del livello di attacco clinico (CAL) nel tempo. Il gruppo con clindamicina ha presentato un indice gengivale (GI) significativamente inferiore a 9 mesi rispetto al gruppo di controllo, indicando una minore infiammazione gengivale.
Qualche altro dettaglio
La profondità di sondaggio (PD) è risultata significativamente inferiore nel gruppo con sola I-PRF a 9 mesi. Suggerendo ai ricercatori che l'assenza di clindamicina possa aver favorito una riduzione maggiore del PD. Per quanto riguarda il rilascio della clindamicina dall'I-PRF, è stato osservato che l'antibiotico viene rilasciato costantemente fino a 48 ore, con un picco di concentrazione a 24 ore, che poi declina gradualmente fino al settimo giorno.
Conclusioni cliniche
Lo studio, pubblicato sul Journal of Periodontal Research, ha dimostrato che l’uso di I-PRF con la tecnica chirurgica M-MIST può migliorare significativamente i risultati clinici e radiografici nei pazienti con difetti intraossei parodontali. Tuttavia, l’aggiunta di clindamicina non sembra apportare ulteriori benefici clinici in termini di rigenerazione tissutale rispetto all’uso della sola I-PRF.
Per gli odontoiatri, questi risultati suggeriscono che l’I-PRF, utilizzata con tecniche minimamente invasive, rappresenta una scelta valida per il trattamento di difetti parodontali, senza la necessità di aggiungere antibiotici come la clindamicina. Un fatto da non sottovalutare, considerando che l’uso prudente di antibiotici rimane comunque e sempre importante per evitare resistenze e potenziali effetti collaterali.