Classificazione gengivite: ADA sviluppa un nuovo codice

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A partire dal 1 gennaio 2017 l’American Dental Association ha rilasciato un nuovo codice riguardante la diagnosi e la gestione clinica di alcune forme di gengivite. Gli Autori hanno infatti reputato che esistesse una lacuna riguardante i soggetti con gengivite da moderata a severa, accumulo di tartaro sottogengiva da lieve a moderato e possibile presenza di pseudotasche. Il codice, denominato D4346 individua esattamente il trattamento di una condizione clinica che risulta essere di una gravità intermedia tra gengivite localizzata e malattia parodontale, i cui trattamenti sono indicati rispettivamente dai codici D1110-1120 (profilassi nell’adulto e nel paziente pediatrico) e D4341-4342 (scaling e root planing). Da ultimo, il codice D4910 indica il mantenimento parodontale.

ADA ha accettato le indicazioni fornite dall’American Academy of Periodontology: verranno pertanto ribaditi alcuni criteri diagnostici da considerare.

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Criteri diagnostici per la classificazione della gengivite

In primo luogo, il termine “generalizzato”: secondo ADA il termine equivale all’interessamento di più del 30% dei siti, riprendendo la definizione della parodontite generalizzata.

Un secondo concetto da chiarire è quello di “gengivite da moderata a severa”, la quale va letta in relazione alla presenza di BOP (bleeding on probing, sanguinamento al sondaggio) ma non solo. L’infiammazione moderata prevede eritema, gonfiore, aspetto lucido. In caso di infiammazione severa l’eritema risulterà più marcato e si osserverà tendenza all’ulcerazione; il sanguinamento, poi, tenderà a essere più facilmente spontaneo.

Per quanto riguarda la presenza di tartaro, va ricordato che un’accumulo massivo non configura necessariamente un quadro clinico diverso, ma rappresenta piuttosto una controindicazione alla diagnosi definitiva. Il paziente andrà pertanto rivalutato dopo un periodo ragionevole successivamente alla detartrasi. Dal punto di vista terapeutico, va anche osservato come la presenza di tartaro sottogengiva non costituisca in tutti i casi un’immediata indicazione allo scaling. Il codice D4346 non va pertanto confuso con il full mouth debridement (detto anche gross debridement), codice D4355.

Anche la presenza di pseudotasche può rappresentare un distrattore diagnostico. Si definisce pseudotasca l’allargamento transitorio che può interessare la gengiva in presenza di flogosi cronica, senza comportare perdita di attacco parodontale né osseo.

Un ultimo elemento diagnostico da chiarire è quello radiografico. Lo status radiografico è indicato tipicamente nei pazienti in cui vi sia sospetto di malattia parodontale. Questi pazienti verranno quindi inquadrati radiograficamente, ma per rientrare nel quadro D4346 dovranno necessariamente evidenziare il non riassorbimento di tessuto ossep.

La terapia configurata dal codice D4346 consiste appunto nello scaling e polishing a livello subgengivale in assenza di tasche propriamente dette e in presenza, eventualmente, di pseudotasche.

Classificazione gengivite: ADA sviluppa un nuovo codice - Ultima modifica: 2017-09-26T07:57:56+00:00 da redazione

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