Campagna acquisti

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Dino Re

Una prerogativa unica della nostra professione, soprattutto nella pratica monoambulatoriale, è la possibilità di esercitare azioni di piccola imprenditoria. L’odontoiatra, oltre a ricoprire un ruolo prettamente medico alla poltrona, si trova spesso a svolgere compiti da manager, amministratore e investitore. Condurre una piccola impresa nel campo della salute implica conoscenze che il più delle volte non fanno parte del bagaglio culturale comune. Prendere decisioni in merito allo sviluppo della propria attività non si rivela cosa facile senza un calcolo ragionato dei costi-benefici che esso determina. Esiste infatti un divario importante tra quello che la scienza e la tecnologia propongono e quello che risulta rilevante per svolgere il lavoro di tutti i giorni. Siamo spesso ammaliati dalle pubblicità di nuovi prodotti e gadget proposti tra le pagine facebook o i siti web più frequentati; occasionalmente capita di prendere contatto diretto con materiali e tecniche durante eventi, congressi e manifestazioni. Difficilmente si riesce a considerare fattivamente un investimento, vuoi per deficit di informazione, vuoi per contestualizzazione dello stesso nel quotidiano. La scelta risulta assai ardua qualora si pensi all’acquisto di beni del valore di diverse decine di migliaia di euro. Si pensi, ad esempio, a strumenti quali gli scanner digitali, i sistemi cad/cam, i microscopi operatori, i laser, le cone beam. Leggiamo, ci aggiorniamo, cerchiamo un contatto diretto con le aziende e telefoniamo al nostro commercialista per avere opinioni sull’ammortamento e la sua entità. Pensiamo al bene dei nostri pazienti, alla possibilità di esaltare la nostra immagine di “operatori tecnologicamente avanzati” e non per ultimo al ricavo. Dopo molte considerazioni che lasciano più domande che risposte, cerchiamo conforto nell’esperienza di colleghi e amici. E alla fine spesso rimandiamo a tempo indeterminato decisioni che, in anni passati, forse avremmo preso con maggiore impulsività e realismo. Questo potrebbe essere dettato dal periodo non propriamente florido dal punto di vista economico ma forse è la mancanza di fiducia nei nuovi mezzi che fa arretrare e rende più riflessivi. Una maggiore determinazione si riscontra nel momento in cui è fornito al professionista un percorso educativo serio e finalizzato a un utilizzo responsabile e consapevole delle “macchine”. Per vendere un prodotto valido non basta il marketing in senso stretto; le aziende devono essere in grado di fornire all’utilizzatore un training esaustivo e, si auspica, supportato da docenti e strutture adeguate. I giovani laureati sapranno più degli “anziani” esplorare le nuove frontiere del digitale, dal momento che l’Università è già orientata al futuro della nostra professione. Tuttavia l’esperienza di anni passati sul campo porterebbe vantaggi nel perfezionamento e nella maturazione di nuovi processi e protocolli. La pubblicità nel nostro campo non è forse la sola anima del commercio.

Buoni acquisti a tutti!

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Campagna acquisti - Ultima modifica: 2016-09-20T09:31:05+00:00 da Dino Re

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