Di Paolo Pegoraro

Quest’anno l’estate ha preceduto la primavera ed è tempo di pensare ad Amici di Brugg: il Congresso più atteso dell’anno, piacevole come un ritrovo tra vecchi amici nell’atmosfera più familiare e sorridente cui si possa pensare.

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Rimini è il rito annuale dell’odontoiatria italiana: come un richiamo fortissimo, da quell’Adriatico ancora sgombro da ombrelloni ma già caldo e invitante. A migliaia, come per una gita di famiglia i dentisti italiani – e le igieniste, le assistenti, gli odontotecnici – affolleranno gli alberghi prenotati da tempo (tutti meravigliosamente ospitali, dal Grand Hotel di felliniana memoria all’ultima delle pensioncine casalinghe) per poi gremire i grandi spazi della mostra e del congresso.

Sì, davvero non c’è evento del dentale più amato: è l’attesa di rivedere gli amici di sempre, è la voglia di uscire la sera per mangiare il pesce come in un rito ormai inciso nella memoria e irrinunciabile, è il bisogno di sentirsi vitali e attivi nelle giornate congressuali, in cui l’aggiornamento è semplice e affidabile, pratico e condiviso dai tanti con cui – passeggiando tra gli stand dell’esposizione – si condivideranno dubbi e opinioni. Non c’è social network che tenga, Amici di Brugg moltiplica i contatti e rafforza le amicizie nel modo più diretto e naturale del mondo.

E’ il momento in cui la professione è più disponibile a ripensare se stessa, a discutere i problemi con serenità e nella prospettiva giusta: quella che consente di affrontarli in modo positivo, con l’obiettivo di risolverli insieme.

E’ stato un anno duro, l’agenda ha mostrato qualche buco e i pazienti hanno rimandato alcune decisioni di spesa nell’attesa di tempi migliori: l’ondata lunga della crisi iniziata nel 2009 si fa certamente ancora sentire e per il pubblico (ma anche per gli odontoiatri più giovani, ammettiamolo pure) i sempre più diffusi centri “low cost” rappresentano una risorsa allettante, un’opportunità da valutare.

Eppure proprio da qui può ripartire un altro buon periodo per l’odontoiatria italiana: un’odontoiatria che non è sempre fatta di grandi interventi e di impianti ma che basa la quotidianità sul lavoro dell’igienista, sulla prevenzione e sulla pianificazione di trattamenti restaurativi semplici e ben fatti, esteticamente soddisfacenti. Parlo di estetica nella sua accezione più ampia, proprio perché l’esigenza sociale di mantenere le condizioni orali a un livello ottimale è ormai un fatto ed è irrinunciabile, nonostante ogni crisi. Non a caso, anche il Congresso Internazionale del Dentista Moderno (Milano, 3 luglio 2015) riprende tematiche inerenti gli stili di vita, la prevenzione sanitaria globale, la preservazione di funzione ed estetica: in un’ottica di approccio globale a un paziente il cui bisogno di benessere è a 360°.

Un’odontoiatria di base, quella di Amici di Brugg, niente affatto semplicistica ma amichevole e user friendly, lontana dai toni altisonanti e dai protagonismi: non una vetrina di star in passerella, insomma, ma una serie di relatori di qualità elevata per un pubblico che ha voglia di capire e di partecipare.

Amici di Brugg, conto alla rovescia - Ultima modifica: 2015-05-19T12:30:12+00:00 da Paolo Pegoraro

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