Alfabetizzazione sanitaria: il caso «Dottore ma è vero che?»

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Uno studio frutto della collaborazione tra l’Università di Firenze e quella di Udine, ha analizzato gli effetti dell’alfabetizzazione sanitaria studiando il caso «Dottore ma è vero che?», sito di informazione per pazienti promosso dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO).

Lo studio, condotto da Alessandro Conte, medico di Udine e coordinatore del progetto, insieme al presidente della FNOMCeO Filippo Anelli e a ricercatori delle due università, è stato pubblicato sulla rivista «Annali di Igiene: Medicina Preventiva e di Comunità».

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I soggetti coinvolti nella ricerca sono studenti che hanno dovuto compilare un questionario per esaminare il grado di alfabetizzazione sanitaria e la abilità nel valutare la qualità delle fonti prima e dopo l’utilizzo del sito. Tutti i parametri valutati, capacità di reperire fonti utili, valutazione della qualità delle fonti stesse e fiducia nell’uso delle informazioni reperite sul web per prendere decisioni sulla salute, sono migliorati dopo l’utilizzo del sito.

«Bassi livelli di alfabetizzazione sanitaria elettronica – spiega Conte – possono influire sugli sforzi di salute pubblica, come si è visto durante la pandemia di COVID-19. L’efficacia del sito “Dottore ma è vero che?” tra gli studenti ha dimostrato l’utilità degli interventi educativi online che, se ulteriormente implementati, potrebbero aiutare a combattere la diffusione dell’infodemia.»

Alfabetizzazione sanitaria: il caso «Dottore ma è vero che?» - Ultima modifica: 2022-10-10T06:53:26+00:00 da redazione
Alfabetizzazione sanitaria: il caso «Dottore ma è vero che?» - Ultima modifica: 2022-10-10T06:53:26+00:00 da redazione

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