AIO: l’abusivismo è un pretesto elettorale

Pierluigi Delogu, presidente AIO Nazionale

“Se nel Lazio ci sono 15 mila abusivi e di questi l’80% è in campo odontoiatrico vuol dire che nella regione ci sono 12 mila dentisti  abusivi. Ebbene, a Roma ci sono 4 mila odontoiatri e non si raggiunge  il numero di 7 mila dentisti in tutto il Lazio. Delle due l’una: o questi dati sono un refuso e vanno corretti – ammettendo il peso dell’abusivismo in altre categorie colpite dal fenomeno come i  fisioterapisti” – o non lo sono, e allora dovremmo stimare in Italia un esercito parallelo e più numeroso del nostro di 80 mila dentisti  abusivi, con altre regole e altra deontologia”. Così Pierluigi Delogu, presidente AIO Nazionale, replica con ironia ai dati diffusi dalla presidente Andi Roma Sabrina Santaniello.

“C’è una terza spiegazione”, continua Delogu. “Dati simili sono messi lì ad arte per attrarre l’attenzione sul tema-abusivi perché è “caldo”  in tempi di campagna per le elezioni ordinistiche. Ma l’abusivismo non è la sola piaga per i nostri studi e male sarebbe se i programmi per le future Cao si basassero solo sulla lotta a una delle tante minacce. Per noi bisogna anche parlare del prestanomismo favorito da alcuni dentisti, delle invasioni di competenza di altre professioni, di corsi per odontoiatri aperti a tutte le figure possibili e immaginabili per “condividere percorsi”. E ancora, si pensi allo sfruttamento degli odontoiatri in contesti societari dove comandano altre figure professionali, al rischio della perdita del rapporto di fiducia con i nostri pazienti per una crisi infinita, all’impossibilità per i giovani di aprire uno studio con propri capitali come accadeva in passato. Non si può agitare lo spettro dell’abusivo quando intorno ti cambia un mondo”.

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AIO: l’abusivismo è un pretesto elettorale - Ultima modifica: 2014-05-19T14:31:41+00:00 da Redazione

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