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La Commissione Albo Nazionale ha chiesto un anno di ferma biologica durante il quale non siano ammessi nuovi studenti ai 34 corsi di laurea (che sono recentemente diventati 35 grazie all’aggiunta del corso di Salerno) degli atenei italiani. 

Nasce così un contrasto: mentre la professione cerca di frenare la nascita di nuovi dentisti, le università si muovono per creare corsi nuovi.

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Durante il convegno sulla professione odontoiatrica del 6 giugno è emerso il problema della pletora medica: ci sono troppi immatricolati e, di conseguenza, ogni anno si forma qualche medico di troppo. In particolar modo, in ambito odontoiatrico, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ci sono ben il doppio dei dentisti rispetto al giusto. Ma non vale la pena ammettere solo 700 nuovi colleghi, se Paesi come Spagna, Romania e Albania ne sfornano almeno altri 1300. Bloccare l’accesso ai corsi di laurea non appare dunque essere la soluzione: “A nulla vale chiudere gli ingressi ai corsi se non a bloccare quel po’ di didattica e ricerca che ci contraddistingue e ci può rendere competitivi – ha dichiarato Angelo Raffaele Sodano, Segretario Associazione Italiana Odontoiatri – . Peggio, si aprirebbe la strada a ricorsi di studenti che reclamano come un diritto costituzionale, l’istruzione, non possa essere negato; e visto che non può essere negato si spalancherebbero autostrade a erogatori improvvisati, alle università online, a rapporti smaterializzati docente-studente, quando non a erogatori stranieri”

La soluzione sembra dunque che vada cercata in un’altra direzione, avviando ” finalmente quel percorso di razionalizzazione del sistema formativo per l’odontoiatria – continua Sodano – che porti  ad una riduzione drastica del numero dei corsi di laurea (vedi Francia 16, UK 16 e Spagna 17) con un migliore utilizzo delle risorse sia economiche che  umane per ogni ateneo e conseguente innalzamento della qualità.”

I cambiamenti che AIO si auspica sono molteplici: bisogna affrontare tutti i problemi di un’università che è caratterizzata da un vecchio modo di fare istruzione,  ma che se verrà semplicemente “bloccata” aprirà le porte ad un’istruzione improvvisata.

AIO: bloccare gli accessi ad Odontoiatria non risolve il problema - Ultima modifica: 2015-07-20T12:02:24+00:00 da redazione

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