Il trattamento della malattia parodontale a cielo coperto ha da sempre avuto come obiettivo l’eliminazione dei residui di tartaro e placca sopra e sotto gengiva, riuscendo così a ridurre la carica batterica. Quindi l’eliminazione totale dei batteri dopo la terapia causale diventa un fattore chiave per garantire la stabilità del risultato ed evitare ricolonizzazioni dei siti trattati.

Con il passare degli anni, al fine di raggiungere l’obiettivo, sono stati proposti numerosi validi prodotti chimici per fungere da supporto alle terapie canoniche, tuttavia alcuni di essi possono far manifestare alcuni effetti indesiderati come nell’uso massivo degli antibiotici.

La terapia fotodinamica con acido delta-aminolevulinico (Aladent, Alpha Strumenti Srl) è un metodo non invasivo che agisce attraverso l’attivazione di questo fotosensibilizzante, inserito nelle tasche parodontali, con una luce led artificiale 630nm portando così a fenomeni fotobiologici e fotochimici il cui target è rappresentato dalla distruzione delle cellule che hanno assorbito e metabolizzato questo agente.

In questo studio è stata eseguita una accurata analisi statistica relativa ai dati della conta batterica qualitativa e quantitativa (PCR) pre e post trattamento di 30 soggetti appartenenti a 3 gruppi distinti.  In tutti e 3 i gruppi i siti presi in esame sono stati sottoposti a SRP e poi corrispettivamente trattati con Aladent+led 630nm, solo Aladent e non trattati con Aladent. Dalla elaborazione dei dati ottenuti e dai convincenti risultati clinici, sembrerebbe che la terapia di supporto alle manovre parodontali non chirurgiche data da terapia fotodinamica con acido delta-aminolevulinico e irradiazione led 630nm possa favorire i processi di perdita dell’infiammazione dei tessuti parodontali anche nelle tasche più profonde.

 

Claudio Pasquale1, Ezio Gheno1,2, Priscila Ladeira Casado2, Stefano Benedicenti1

1 Centro di Laser Terapia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Diagnostiche Integrate, Università degli Studi di Genova
2 Department of Implant Dentistry – Universidade Federal Fluminense, Brazil

 

L’eliminazione totale dei batteri dopo la terapia parodontale diventa un fattore chiave per garantire la stabilità del risultato ed evitare ricolonizzazioni dei siti trattati. Il metodo non invasivo qui presentato, che agisce attraverso l’attivazione di un fotosensibilizzante, inserito nelle tasche parodontali, con una luce led artificiale 630nm, potrebbe essere una terapia di supporto alle manovre parodontali non chirurgiche favorendo i processi di perdita dell’infiammazione dei tessuti parodontali anche nelle tasche più profonde.

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Acido 5-delta-aminolevulinico: una nuova frontiera nella terapia fotodinamica - Ultima modifica: 2021-06-11T14:11:20+00:00 da monicarecagni
Acido 5-delta-aminolevulinico: una nuova frontiera nella terapia fotodinamica - Ultima modifica: 2021-06-11T14:11:20+00:00 da monicarecagni

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