Frattura dell’impianto, un algoritmo aiuta a rilevarla con più precisione

La frattura dell'impianto è un'evenienza rara. Interessa una porzione molto ridotta di pazienti, tuttavia per le complicanze che può generare non deve essere sottovalutata. Un impianto fratturato può causare la perdita ossea. D'altro canto, una perdita ossea può determinare la frattura dell'impianto. Tuttavia, non sempre è possibile distinguere la causa dall'effetto. Per questa ragione è di primaria importanza possedere un metodo validato in grado di rilevare con accuratezza e tempestività la frattura dell'impianto ed evitare danni maggiori.
Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di radiologia orale e maxillo-facciale del Centro di ricerche in scienze odontoiatriche dell'Università di Guilan, in Iran, ha messo a confronto diversi metodi radiografici e suggerito l'impiego dell'algoritmo Canny per il rilevamento automatico dei bordi. Il sistema consente una migliore accuratezza delle immagini. La ricerca è stata pubblicata su Nature.

La frattura dell'impianto, una delle cause di fallimento

Un impianto, semplificando, può fallire per due ragioni. Per la comparsa di infezioni secondarie che portano alla perimplantite o per ragioni biomeccaniche che ne determinano la frattura.
La frattura dell'impianto è una complicanza rara con un'incidenza stimata tra 0,2% e 2,3% dei casi. I fattori di rischio che la possono determinare sono diversi e riguardano: design, diametro e lunghezza dell'impianto, disadattamento impianto-moncone, area trattata, tempo di lunga durata, attività parafunzionali, sovraccarico occlusale e tipo di protesi.
La frattura dell'impianto, pur essendo rara è un fatto molto grave, perché la rimozione di un impianto fratturato può causare danni ossei importanti attorno al sito di rimozione. Di qui la necessità di possedere un metodo di diagnosi certo, affinché la rimozione dell'impianto  avvenga tempestivamente e si scongiurino danni maggiori.

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I limiti delle tecniche radiografiche convenzionali

Tre sono le modalità diagnostiche più utilizzate per rilevare la frattura di un impianto. C'è la radiografia periapicali parallele (PPA), la radiografia periapicale obliqua (OPA), ma anche la tomografia computerizzata a fascio conico (CBCT). Nonostante l'accuratezza degli strumenti, sino ad oggi nessuna di queste tecniche può dirsi esente da errori. I fattori di disturbo sono causati dall'alta densita degli impianti in titanio che tendenzialmente degradano la qualità dell'immagine, rendendo difficile una diagnosi certa.
La ricerca ha messo a confronto l'accuratezza delle immagini PPA, OPA e CBCT con e senza l'applicazione dell'algoritmo Canny edge detection. Si tratta di un metodo di rilevamento automatico dei bordi che definisce il contorno di un oggetto e ha la capacità di rilevare bruschi cambiamenti di intensità in un'immagine.
Dei 48 impianti analizzati, inseriti in blocchi ossei animali, la metà presentava fratture simulate. I ricercatori hanno dimostrato che le fratture rappresentate nelle immagini sottoposte all'algoritmo venivano più facilmente riconosciute dai clinici rispetto alle altre.

Canny, l'algoritmo per rilevare la frattura dell'impianto

L'algortitmo Canny di rilevamento del bordo sembra dunque essere il miglior metodo per la diagnosi accurata di sospette fratture implantari su CBCT e radiografie periapicali. L'algoritmo funziona nella piattaforma informatica MATLAB. Anche l'osteoporosi può beneficiare di questa metodica diagnostica. Il sistema infatti è in grado di rilevare bruschi cambiamenti di intensità di un'immagine ed è meno sensibile alle fonti di "rumore" delle immagini stesse.
Tuttavia, il presente studio è stato effettuato su fratture simulate: per esser certi della bontà del metodo, suggeriscono i ricercatori iraniani, è necessario condurre ulteriori studi su vere fratture di impianti.

 

Frattura dell’impianto, un algoritmo aiuta a rilevarla con più precisione - Ultima modifica: 2022-11-24T17:54:42+00:00 da Pierluigi Altea
Frattura dell’impianto, un algoritmo aiuta a rilevarla con più precisione - Ultima modifica: 2022-11-24T17:54:42+00:00 da Pierluigi Altea

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