Cellule staminali e parodontite: ricerche per trattamenti innovativi

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Trapiantare cellule staminali prelevate da osso alveolare per curare i gravi difetti ossei causati dalla parodontite. È quanto si ripropone lo studio condotto da Danae Apatzidou, Scuola di Odontoiatria dell’Università Aristotele, Thessaloniki.

Lo studio, spiega Apatzidou, nasce dal desiderio di trovare approcci terapeutici più efficaci, che diano risultati più durevoli nel tempo ai pazienti che soffrono di forme gravi di parodontite.

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Le staminali sono state prelevate dai pazienti, moltiplicate in provetta in laboratorio e, in seguito, caricate su micro-impalcature di collagene e fibrina. Il collagene è stato poi impiantato nelle lesioni ossee.

A 12 mesi di distanza, la procedura non ha evidenziato complicanze.

Cristiano Tomasi, Professore Associato presso il dipartimento di Parodontologia all’Università di Göteborg e membro della Società Italiana di Parodontologia (SIDP), ha manifestato il proprio ottimismo nei confronti di questa procedura, anche se spiega che serviranno nuovi studi per valutarne la reale efficacia.

«Non dobbiamo dimenticare – chiarisce Tommasi – che già ora abbiamo a disposizione molte opzioni terapeutiche che hanno dimostrato la loro efficacia in numerosi studi clinici, a condizione che i fattori di rischio principali, come il fumo di sigaretta e la placca batterica, siano sotto stretto controllo. Una freccia in più nel nostro arco, però, non potrebbe non farci piacere».

 

 

Cellule staminali e parodontite: ricerche per trattamenti innovativi - Ultima modifica: 2018-06-04T05:24:46+00:00 da redazione

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