• Alberto Pispero, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Orale,  Segretario Italian Academy of Osteointegration
  • Giovanni Lodi, Professore associato Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche Università degli Studi di Milano
  • Marco Marcon, Ph.D. Assistant Professor Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria Politecnico di Milano

Cosa accade quando un clinico si appresta a curare un paziente alla poltrona? Trattiamo piccoli organi, i denti, e nei denti ci concentriamo su microstrutture anatomiche in un ambiente difficile: piccolo, con un accesso arduo e non facilmente illuminabile.
Spesso siamo costretti a lavorare con la schiena piegata, la posizione dell’operatore è di costante tensione muscolare. Sempre per cercare di vedere al meglio ed eseguire terapie accurate; l’area trattata spesso risulta non bene illuminata e con ombre.
Tutto questo, dopo parecchie ore di lavoro, può essere causa di stress e insorgenza di dolori muscolari, che se trascurati possono portare a patologie muscolo scheletriche.
Il primo acquisto consigliato a un giovane odontoiatra che approccia la professione sono le loupes con un sistema di illuminazione coassiale adeguato e di buona qualità.
Con l’utilizzo di sistemi ingrandenti si mantiene una posizione del tronco e del capo ergonomica e una postura corretta, con una distanza dal campo di lavoro determinata dalle caratteristiche del dispositivo utilizzato.

I sistemi ingrandenti sono strumenti indispensabili per eseguire correttamente una qualsivoglia terapia odontoiatrica.

Un buon ingrandimento e una corretta illuminazione sono irrinunciabili non solo durante l’esecuzione delle terapie, ma anche nel corso della prima visita, momento fondamentale da cui si sviluppa tutto il piano terapeutico. Ma non tutte le lenti sono uguali!

La qualità del sistema di ingrandimento determina la qualità stessa dell’immagine elaborata dalle lenti ed è quindi importante scegliere un sistema che possa offrire al meglio questo vantaggio. Con l’aumento dell’ingrandimento non si devono ridurre eccessivamente la profondità di campo e la definizione dell’immagine deve rimanere massima.

Da più di un secolo ZEISS si occupa
di produrre lenti
di alta qualità

 

 

L’utilizzo costante delle loupes genera nuove esigenze: è possibile avere un sistema con cui si riesca a operare a distanze di lavoro diverse, avere un’ampia profondità di campo, un’illuminazione che rimandi la visione di un campo operatorio ingrandito, definito e dettagliato, e che permetta di realizzare foto e filmati per la comunicazione?
La risposta è una sola: il Microscopio Operatorio. L’attenzione della comunità scientifica verso l’utilizzo del microscopio è sempre maggiore perché i benefici per il professionista sono numerosi.

 

Ambiti di impiego del Microscopio Operatorio

Inizialmente legati in via esclusiva ai trattamenti endodontici, in poco tempo i Microscopi Operatori hanno trovato applicazione anche in tutte le altre discipline. Il motivo di questo successo è la possibilità di aumentare la visibilità del campo operatorio e di conseguenza la capacità di eseguire trattamenti meno invasivi e più accurati.
In letteratura numerosi studi dimostrano come sia possibile, in parodontologia, conservativa, endodonzia e protesi, ottenere risultati di altissimo livello grazie all’impiego del microscopio.
In parodontologia si riduce la necessità di trattamenti chirurgici per le tasche parodontali se sono state trattate con sistemi di ingrandimento (MIST) e il risultato può ulteriormente essere perfezionato se si usa un microscopio (ULTRA MIST).
La preparazione cavitaria con l’ausilio del microscopio operatorio permette la completa eliminazione della dentina cariata e il risparmio di quella sana.
In odontoiatria conservativa ed estetica, per rifinire e sfumare il margine tra dente e ricostruzione, fino a renderlo impercettibile. Ciò consente di evitare “gradini” e infiltrazioni e di ottenere risultati estetici eccellenti.
Il successo in endodonzia migliora in modo esponenziale con l’impiego del microscopio. Nei trattamenti endodontici particolarmente complessi, con denti che presentano un’anatomia canalare anomala o con ostacoli dovuti a precedenti trattamenti incongrui, come frammenti di strumenti rotti o canali radicolari calcificati.
Nella preparazione protesica la rifinitura ad alto ingrandimento del margine di preparazione ed il controllo del fit del manufatto protesico garantiscono risultati di chiusura ed estetici irraggiungibili con altri metodi. E se si pensa che il prezzo da pagare per questo tipo di trattamento sia l’esecuzione di terapie in tempi lunghissimi si commette un errore, perché la possibilità di vedere meglio velocizza l’efficacia dei nostri movimenti.

Il microscopio operatorio  permette di osservare il campo operatorio ingrandendolo
fino a 25 volte, con una precisione di intervento in un tempo impensabile.

 

I vantaggi che il Microscopio Operatorio offre al clinico

1. Ingrandimento e illuminazione

  • Il microscopio Operatorio è l’unico strumento che consente di avere percorso ottico e percorso della luce paralleli.
  • L’illuminazione è un grande plus del microscopio: sempre perpendicolare al campo operatorio, senza ombre: luce ovunque lo sguardo del clinico si posi. L’illuminazione allo xeno o l’esclusiva illuminazione Triled di ZEISS garantiscono una fedeltà assoluta di valore e croma dei denti e dei materiali di ricostruzione.
  • Il microscopio operatorio permette di ottenere immagini notevolmente ingrandite della parte da trattare, permettendo di effettuare trattamenti con grande precisione e, di conseguenza, massimizzando i successi. L’accuratezza nella visione del particolare, grazie a questi elevati ingrandimenti, consente di correggere anche minime imperfezioni.

2. Comunicazione efficace al paziente

  • Inserire nel microscopio una telecamera integrata o una videocamera esterna permette l’acquisizione di video e foto, che possono essere utilizzati per molteplici obiettivi.
  • Comunicare con i pazienti, spiegare diagnosi, trattamenti step-by-step e risultati. Per i pazienti è così più facile prendere una decisione consapevole sui trattamenti proposti.
  • Comunicazione chiara con assistenti e collaboratori
  • Migliorare il workflow e il teamwork tra clinici e assistenti. Comunicare con colleghi e corsisti. Registrare documentazione a scopo didattico, rendendo più chiare e accattivanti le presentazioni. Creare documentazione utile ai fini medico legali.

 

Con il Microscopio Operatorio si raggiunge una qualità dell’ergonomia eccellente

 

Vediamo quali sono i benefici per la postura

Le immagini seguenti sono tratte da uno studio, ancora in corso, dell’università San Paolo di Milano in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Una dimostrazione pratica dei vantaggi posturali di lavorare al giusto ingrandimento, come viene analizzato in dettaglio.

1. L’operatore è al baseline, prima dell’esecuzione di intervento di avulsione di un terzo molare inferiore incluso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. Nella foto sotto, i quadrati in rosso riproducono la posizione di partenza mentre i quadrati in blu rappresentano il movimento dell’operatore durante l’intervento eseguito a occhio nudo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3. In basso, l’operatore sta eseguendo l’intervento con sistemi ingrandenti di tipo prismatico 4x450 e sistema di illuminazione coassiale, l’escursione del tronco è minore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4. Sotto, l’operatore sta eseguendo l’intervento con un microscopio operatorio.
I quadrati si sovrappongono durante quasi tutto il trattamento. Il clinico è, per tutto la durata dell’intervento, in posizione ergonomica perfetta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per informazioni: 
tel. 0293773260
digitalteam.it@zeiss.com

Zeiss – Odontoiatria al microscopio: non solo un semplice ingrandimento - Ultima modifica: 2022-12-16T11:14:42+00:00 da K4
Zeiss – Odontoiatria al microscopio: non solo un semplice ingrandimento - Ultima modifica: 2022-12-16T11:14:42+00:00 da K4

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