Approccio multidisciplinare odontoiatrico nei soggetti fragili: nuovi protocolli per emofilia

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Nel corso del 25° Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche (CDUO) si è tenuto un simposio dal titolo “Approccio multidisciplinare odontoiatrico nei soggetti fragili: clinica, ricerca ed esperienze cliniche” in collaborazione con la Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale (SIOCMF) e con la Società Italiana di Odontostomatologia per l’Handicap (SIOH), in occasione della giornata mondiale dell’emofilia.

In accordo con l’Associazione Italiana Centri Emofilia, sono stati realizzati nuovi protocolli che aumentano la sicurezza del paziente emofiliaco.

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«Il problema è diffondere i protocolli in ogni Centro di emofilia» spiega Francesco Riva, Direttore del Reparto di Chirurgia Odontostomatologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Umberto I di Roma. «D’altro canto il paziente emofiliaco, sapendo a cosa va incontro, deve avere una maggiore attenzione all’igiene orale, seguendo un’attenta prevenzione che va dal lavarsi i denti tre volte al giorno, ai controlli periodici per ridurre le carie e l’eventualità dell’estrazione di denti. Il problema inizia fin da piccoli, quando spuntano i primi dentini, con rischio di sanguinamento che non si ferma perché manca il fattore di coagulazione. Con la prima dentizione, è consigliabile dire alle mamme, quindi, di aumentare il fattore di coagulazione, per evitare il rischio di emorragia.»

 

Approccio multidisciplinare odontoiatrico nei soggetti fragili: nuovi protocolli per emofilia - Ultima modifica: 2018-05-02T06:03:34+00:00 da redazione