Utilizzo di un nuovo sistema a pressione negativa apicale per la detersione e la disinfezione dei canali radicolari: studio ex-vivo

L’irrigazione in endodonzia è una delle fasi più critiche per il successo del trattamento dei canali radicolari, indipendentemente dalla loro anatomia. Se effettuata in modo efficace, permette la detersione accurata del canale, in tutta la sua lunghezza, così come delle pareti laterali, consentendo così al professionista di procedere realizzando un’otturazione sicura ed efficiente.

di Edith Samano, DDS, Ana Maria Gonzales, MC, Manuel Silva-Hertzog, DDS, MSD, Antonio Aragón Pina, PhD

Universidad Autonoma de San Luis de Potosi, México Dipartimento di endodonzia e microbiologia

 

Nessun metodo di irrigazione è stato studiato più a fondo di quello a pressione negativa apicale, una tecnica che notoriamente è in grado di garantire una pulizia accurata fino al terzo apicale. Questo studio ex-vivo fornisce chiare evidenze dei benefici derivanti dall’utilizzo del metodo a pressione negativa apicale (reso possibile dal sistema Endovac Pure, Kerr Endodontics) rispetto alle tradizionali tecniche di irrigazione con ago e ultrasonica. Lo studio dimostra come l’innovativo sistema rimuova efficacemente oltre il 97% della carica batterica presente nei canali. Il confronto è stato effettuato su 70 molari umani sottoposti a inoculazione con una coltura batterica mista prelevata dalle lesioni periapicali di un paziente con necessità di un trattamento endodontico. Sono stati utilizzati tre diversi metodi di irrigazione. Una selezione casuale di campioni di ciascun gruppo è stata analizzata mediante microscopio elettronico a scansione (SEM) ed è stata valutata sulla base della quantità di residui presenti sulle pareti dei canali radicolari. Per determinare la conta della carica batterica in ciascun gruppo i ricercatori hanno utilizzato il test di Kruskal-Wallis.

Studio comparativo ex-vivo

Lo studio aveva l’obiettivo di confrontare l’efficacia nella pulizia e nella disinfezione dei canali radicolari di un nuovo sistema di irrigazione a pressione negativa con quella dei metodi di irrigazione convenzionale e ultrasonica, utilizzando la conta batterica e la valutazione mediante microscopio elettronico a scansione (SEM) della capacità dei diversi sistemi di rimuovere detriti e batteri.

Metodi e materiali

70 molari mandibolari umani estratti, con una curvatura di 30 gradi e una lunghezza di 20 mm, sono stati sterilizzati, trattati seguendo le normali procedure con file 20/.04 e sterilizzati in autoclave per 30 minuti a 121 °C. Le radici sono quindi state sottoposte a inoculazione completa con una coltura mista di batteri prelevati dalle lesioni periapicali di un paziente per il quale era necessario un trattamento endodontico; il biofilm è stato quindi incubato per 30 giorni.

I 70 denti sono stati trattati con un file 30/.04, irrigati con NaOCl al 5,25% per 30 secondi e con EDTA al 17%, seguito da NaOCl al 5,25% per 30 secondi, utilizzando cinque diversi metodi di irrigazione:

  • 20 molari con Endovac Pure (sistema pressione negativa);
  • 20 con un ago (sistema a pressione positiva);
  • 20 sono stati trattati e irrigati con un ago e un sistema ultrasonico;
  • 5 sono stati utilizzati come controlli positivi e 5 come controlli negativi.

Prima della strumentazione e subito dopo l’irrigazione sono stati prelevati dei campioni batterici che sono stati coltivati su terreno tioglicolato fluido BD e, dopo sei diluizioni, aliquote da 0,1 mL della sospensione sono state spalmate su terreno Agar BHI e sottoposte a conta (UFC). I campioni sono stati selezionati in modo casuale da ogni gruppo per essere valutati con SEM e preparati per l’osservazione utilizzando il seguente metodo.

  1. I campioni radicolari sono stati sezionati in direzione bucco-linguale per la lunghezza della radice.
  2. Le radici sono state fissate utilizzando una miscela 1:1 di glutaraldeide al 25% e alcian blu al 2%.
  3. È stata portata a termine la disidratazione tramite una serie di passaggi in alcol a concentrazioni crescenti (20%, 40%, 60%, 80%, 90% e 95%) per rimuovere ogni traccia di umidità fino a raggiungere il grado di reattività migliore con alcol puro al 99,98%.
  4. I campioni sono quindi stati essiccati al punto critico mediante 7 cicli di lavaggio con CO2.
  5. I campioni sono stati rivestiti in oro sottovuoto.
  6. I campioni sono stati osservati al microscopio elettronico a scansione a 1 mm e a 3 mm dall’apice radicolare a 200×, 1000× e 2000×. Una ulteriore valutazione verrà condotta a 5000×.

Criteri di valutazione

Alle micrografie SEM è stato attribuito un punteggio in base alla quantità di residui presenti sulle pareti dei canali radicolari come segue: punteggio 1: assenza di residui; punteggio 2: uno strato di fango dentinale oblitera i tubuli dentinali; punteggio 3: uno strato di fango dentinale ricopre le pareti dentinali; punteggio 4: sono presenti residui sulle pareti e nei tubuli dentinali. Per quanto riguarda la conta della carica batterica, è stato condotto un test di Kruskal-Wallis per stabilire se erano presenti differenze tra i gruppi. Il test esatto di Fisher è stato utilizzato per valutare i risultati dell’esame al microscopio elettronico a scansione.

Risultati

 

1. Campione in terreno fluido BD prima del trattamento (a sinistra) e dopo il trattamento senza segni di crescita batterica (a destra)

La rimozione del biofilm e dello strato di fango dentinale sono legati l’uno all’altro in quanto interdipendenti. Questo studio conferma la riduzione della carica batterica (Figure 1-2, Tabella 1). I risultati della valutazione mediante SEM hanno evidenziato che il sistema a pressione negativa è stato più efficace nella rimozione del biofilm rispetto ai sistemi di irrigazione ultrasonica o a pressione positiva.

2. Campione in terreno Agar BHI prima del trattamento (a sinistra) e dopo il trattamento senza segni di crescita batterica (a destra)

Le differenze tra i gruppi di trattamento per quanto riguarda i valori mediani sono state maggiori di quelle stimate imputabili al caso; vi è una differenza statisticamente significativa (P=0,005). Quando i gruppi sono stati confrontati separatamente a 1 mm e a 3 mm mediante un test di comparazione multipla sono emersi i seguenti risultati.

  • Con ago vs. ultrasonica a 3 mm; P=0,090; non significativa.
  • Con ago vs. a pressione negativa a 3 mm; P=0,006; significativa.
  • Ultrasonica vs. a pressione negativa a 3 mm; P=0,090; non significativa.
  • Con ago vs. ultrasonica a 1 mm; P=0,483; non significativa.
  • Con ago vs. a pressione negativa a 1 mm; P=0,026; significativa.
  • Ultrasonica vs. a pressione negativa a 1 mm; P=0,045; significativa.
3. Valutazione con microscopio elettronico a scansione dei tubuli aperti a 1 mm e a 3 mm dall’apice

Conclusioni

Endovac Pure si è rivelato il sistema migliore per la rimozione dei batteri e del fango dentinale dai canali radicolari in termini di carica batterica misurata in coltura. Nel gruppo trattato con Endovac Pure è stata osservata una quantità significativamente minore di residui a livello del terzo apicale rispetto al gruppo trattato con irrigazione convenzionale con ago. Tra i gruppi trattati con Endovac Pure e irrigazione ultrasonica non è stata osservata una differenza significativa a 3 mm dall’apice ma è stata osservata una differenza significativa a 1 mm dall’apice.

Utilizzo di un nuovo sistema a pressione negativa apicale per la detersione e la disinfezione dei canali radicolari: studio ex-vivo - Ultima modifica: 2017-11-28T15:44:56+00:00 da redazione

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