Un focus chiarificatore sulla sedazione in odontoiatria

Molte procedure odontoiatriche possono essere eseguite con la sola anestesia locale, tuttavia, a volte, può essere utile associare all’anestesia locale la somministrazione di farmaci per ottenere ansiolisi: in questi casi, la sedazione deve essere praticata in modo adeguato alle circostanze, così da soddisfare le esigenze del paziente, quelle dell’operatore, nonché la sicurezza complessiva della procedura.

In questa intervista, Luigi Paglia, direttore del Dipartimento di Odontoiatria materno-infantile dell’Istituto Stomatologico Italiano di Milano, autore (insieme a Gianmaria Paolillo, Angela Galeotti, Nicola Pirozzi, Gianmaria Fabrizio Ferrazzano e Domenico Tripodi), dell’aggiornamento monografico “La sedazione in odontoiatria: definizione e raccomandazioni all’uso clinico della sedazione endovenosa” (pubblicato sul numero di marzo de Il Dentista Moderno), spiega perché gli autori di questa pubblicazione si sono voluti concentrare sulla tecnica sedativa endovenosa in odontoiatria, argomento dove purtroppo, ancora oggi, regna molta confusione.

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Un focus chiarificatore sulla sedazione in odontoiatria - Ultima modifica: 2017-03-13T11:10:51+00:00 da redazione

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