Le sedute di igiene orale professionale sono fondamentali per la prevenzione delle patologie parodontali, ma possono comportare rischi per l’integrità dei restauri dentali. Su questo tema si concentra un recente studio condotto da Annabell Harman, General Professional Trainee al Newcastle Dental Hospital, e Bryan Murchie, Clinical Lecturer in Restorative Dentistry presso la Newcastle University. Gli autori discutono una revisione sistematica apparsa sul Journal of Esthetic and Restorative Dentistry, che analizza l’effetto dell’ablazione ultrasonica e dell’air polishing sulla superficie e sui margini di otturazioni dirette e indirette.
Focus sui materiali restaurativi
La revisione ha incluso 42 studi di laboratorio pubblicati tra il 1978 e il 2022. Studi focalizzati su diversi materiali restaurativi, tra cui compositi, cementi vetroionomerici modificati con resina (RMGIC), amalgama, leghe metalliche e ceramiche ad alta resistenza come zirconia e disilicato di litio. Gli autori hanno valutato in particolare due aspetti: l’aumento della rugosità superficiale e l’eventuale compromissione dell’integrità marginale dopo l’uso delle tecniche di igiene.
Aumento della rugosità e compromissione dei margini
I risultati mostrano che sia l’ultrasonic scaling sia l’air polishing determinano un incremento significativo della rugosità delle superfici restaurative. Questo effetto è più marcato quando si impiegano polveri più abrasive, come il bicarbonato di sodio o il carbonato di calcio. Mentre risulta attenuato con l’uso di eritritolo e glicina, considerate polveri più delicate. I materiali restaurativi più vulnerabili a questi danni sono i compositi e i RMGIC. In particolare quando i margini dei restauri sono sottili o posizionati su strutture ceramiche. Al contrario, materiali come la zirconia e il disilicato di litio mostrano una maggiore resistenza meccanica e una minore alterazione superficiale.
Come minimizzare il rischio
Secondo gli autori dello studio è possibile ridurre significativamente i danni associati a queste procedure. Basta scegliere polveri meno abrasive durante le sedute di air polishing e intervenendo con lucidature post-trattamento, utilizzando coppette di gomma e paste lucidanti. È altresì importante che il clinico tenga conto del tipo di materiale restaurativo presente nel cavo orale del paziente. Per adottare un protocollo di igiene compatibile con la sua fragilità o resistenza.
Bene l'igiene professionale, ma attenzione ai restauri
Questa ricerca, dunque, pubblicata su Evidence-Based Dentistry, evidenzia un aspetto spesso sottovalutato nella pratica clinica quotidiana: le procedure di igiene professionale, se non eseguite con attenzione e consapevolezza, possono compromettere la longevità dei restauri dentali. Per questa ragione, una corretta selezione delle tecniche e dei materiali da utilizzare in sede di detartrasi e lucidatura rappresenta un elemento fondamentale per proteggere l’integrità delle riabilitazioni estetiche e funzionali nel lungo periodo. E per assicurarsi che i benefici dell'igiene orale professionale siano completi sotto ogni profilo e privi di qualsiasi ombra.


