Tra professionisti e imprenditori: anche uno studio dentistico richiede un approccio manageriale

In questi ultimi anni il rapporto tra gli studi dentistici e i loro clienti è sensibilmente mutato, sulla spinta di due evoluzioni importanti che hanno fatto sentire i loro effetti. Da un lato chiunque oggi si aspetta un livello di servizio più elevato dai suoi “fornitori” ed è meno incline a sopportare quelli che a torto o ragione considera come disservizi. Parallelamente è cresciuto il numero di studi (associati, cliniche, catene…) che si rivolgono direttamente ai potenziali clienti con tecniche e messaggi che sono tratti a piene mani dalla pubblicità dei servizi di largo consumo.

Queste due evoluzioni insieme hanno prodotto per gli studi dentistici la necessità di presentarsi ai pazienti in maniera più “appealing” ed evoluta tecnologicamente. Il paziente/cliente, specie quello potenziale, ormai se lo aspetta. Se sembra una logica più imprenditoriale che medico-clinica è perché in effetti è proprio così. Il responsabile dello studio dentistico in realtà è un piccolo imprenditore già da tempo (ha una sua struttura, dei collaboratori…), la novità di questa fase del mercato sta nella necessità di approcciare in maniera più strutturata ed evoluta gli aspetti manageriali del suo lavoro.

Questo, va detto, non significa snaturare una professione medica. La chiave del successo di uno studio sta sempre nella qualità del servizio offerto e nel rapporto medico-paziente. Oggi però questi due elementi possono essere indeboliti da altri di contorno, se non sono percepiti all’altezza delle aspettative da parte dei clienti. Inoltre, per la parte più strettamente gestionale, anche lo studio con le migliori prestazioni deve fare i conti con la loro fattibilità economica, il che significa dotarsi di strumenti per il controllo dei costi e la massimizzazione della profittabilità. Strumenti che non siano semplicemente quelli tattici (sconti, promozioni…) che vediamo applicati sempre più di frequente ma strategici, ossia sostenibili a lungo termine e incentrati sulla soddisfazione complessiva del paziente/cliente.

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Il software gestionale per lo studio dentistico è in questo senso lo strumento strategico principale. Se ben realizzato, un software comprende tutti gli elementi per modernizzare il rapporto con i pazienti portandolo al livello che essi si aspettano. Nella comunicazione questo significa adottare tecniche di vero e proprio Customer Relationship Management (app mobili, SMS, email, follow up dei trattamenti…) che facciano sentire “seguito” il paziente anche oltre le visite. Ma anche intendere la comunicazione come (in)formazione sui trattamenti che li riguardano, per farne percepire pienamente il valore.

Parallelamente, un software adeguato offre le funzioni per tenere sotto controllo le performance economiche dello studio e soprattutto per indicare in che direzione muoversi per migliorarle. Troppo spesso certe decisioni organizzative e di crescita dello studio sono prese “di pancia” e non con il supporto di dati numerici, uno dei ruoli principali del software gestionale per lo studio dentistico sta proprio nel dare supporto a queste decisioni, indicando concretamente – e comprensibilmente – in che direzione muoversi. Con il sostegno dei numeri anche in ottica previsionale, come ormai si sono abituati a fare gli imprenditori di tutti i settori.

Tra professionisti e imprenditori: anche uno studio dentistico richiede un approccio manageriale - Ultima modifica: 2017-04-24T12:00:05+00:00 da Francesco Pignatelli

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