Terapia nuova, preventivo vecchio

Stefano Daniele è laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria, è Specialista in Odontoiatria Restaurativa Estetica, Odontoiatria Preventiva, Endodonzia e Protesi fissa e ha conseguito un Master in Odontoiatria Conservativa con minimo intervento presso l’Università degli Studi di Bologna. Libero professionista a Milano, fa parte del Comitato editoriale de Il Dentista Moderno.

L’odontoiatra è classicamente abituato, perché così gli è stato insegnato durante il corso di laurea, a rimuovere completamente il tessuto cariato fino a ottenere una cavità da otturare.
La prima volta che pensai che questa convinzione poteva essere rivista fu durante un congresso in Svizzera, quando venne proposto un approccio “ibrido” per cui la lesione cariosa poteva essere trattata anche senza comprenderne la rimozione.
Riuscire a comprendere e ad applicare questi concetti nella pratica clinica quotidiana è un vero e proprio game changer nel trattamento dei pazienti pediatrici e anziani in cui la compliance è un fattore fondamentale.
Sono presenti oggi diversi prodotti sul mercato che permettono di arrestare la progressione della lesione cariosa; pensiamo alle applicazioni periodiche con SDF (silver diamine fluoride), alle infiltrazioni di materiale resinoso oppure all’approccio completamente non invasivo dove semplicemente si rende la lesione regolare nei bordi – favorendo una maggior autodetersione – e vi si combina un regolare utilizzo di fluoruri topici.
La scienza resta però fine a sé stessa se non riesce a integrarsi con la gestione quotidiana dello studio e con gli oneri economici che ne conseguono. E qui parte la nostra riflessione.
In Italia esiste la convinzione che l’odontoiatra debba essere retribuito solo se è operativo verso il paziente, condizione in controtendenza con la medicina generale dove invece sono retribuite le competenze del medico anche quando non prevedono necessariamente una operatività invasiva.
Per evitare che queste importanti innovazioni cliniche passino come “di ripiego” rispetto a una tecnica risolutiva ma dove è necessaria una compliance maggiore (e pertanto non sempre applicabile) si deve infrangere un’altra consuetudine e riconoscere all’odontoiatra anche le parole che pronuncia, frutto della sua competenza, e non solo le sue “mani operose”.

 

Terapia nuova, preventivo vecchio - Ultima modifica: 2023-08-28T17:35:13+00:00 da K4
Terapia nuova, preventivo vecchio - Ultima modifica: 2023-08-28T17:35:13+00:00 da K4

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