Studio della dinamica della frattura ciclica degli strumenti NiTi nel canale S-shaped

Nonostante gli indiscutibili miglioramenti tecnici nella metallurgia e nel design, i file in nichel-titanio (NiTi) sono tuttora soggetti al rischio di frattura inattesa durante l'impiego clinico. Tale rischio rappresenta probabilmente il limite principale di tali strumenti, che sono da considerare ormai un ausilio insostituibile nella pratica endodontica.

Gli strumenti possono andare incontro a fratture torsionali, susseguente al blocco improvviso all’interno del canale, oppure a fratture da fatica ciclica, dettate dall’esposizione dello strumento, che pure ruota liberamente nel canale, a cicli ripetuti di compressione e forze di trazione nella parte più inclinata del canale radicolare.

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Concentrandosi su questa seconda modalità, è stato evidenziato come il ruolo del clinico sia marginale. La curvatura canalare, invece, sarebbe il fattore decisivo: particolare attenzione, pertanto, deve essere posta sui canali “S-shaped”, dotati cioè di doppia curvatura. Oltretutto, i canali di questo tipo possono sfuggire alla convenzionale diagnosi radiografica bidimensionale. Nell’intento di minimizzare la problematica considerata, sono state introdotte sistematiche endodontiche minimamente invasive, con accesso conservativo e preparazione risparmiosa dei tessuti, comprendenti file a bassa conicità, teoricamente meno a rischio di separazione, in presenza di curvature canalari.

A questo proposito, Uslu e colleghi hanno recentemente proposto un modello sperimentale atto a indagare questo tipo di strumenti nel contesto del canale a S.

Frattura Niti: una simulazione in vitro

Il contesto clinico, nello studio, è stato in realtà simulato in vitro: gli sperimentatori hanno utilizzato un canale in acciaio, dotato di una curvatura coronale e una apicale, rispettivamente dotate di angoli di 60 e 70° e raggi di 5 e 2 mm, in ambiente acquoso e a temperatura corporea (37±1°C). Sono state analizzate quattro sistematiche diverse:

a) 3 file a sezione trasversa a S, design off-centered, conicità costante, trattamento termico speciale;

b) 5 file, sezione quadrata, design off-centered, conicità variabile, anche in questo caso trattamento termico volto a incrementarne l’elasticità;

c) sezione asimmetrica con tripla elica, atta a ridurre rischio di frattura e incrementare l’efficienza di taglio;

d) sezione variabile da triangolare a quadrata.

Un totale di 80 strumenti (20 per tipologia) sono stati sottoposti a test da sforzo fino all’occorrere della frattura. Su ciascuno, oltre al conteggio del numero di cicli che hanno portato a separazione, è stata misurata la lunghezza del segmento fratturata. Infine, le superfici dei monconi di frattura sono state osservate al microscopio elettronico a scansione. La frattura da fatica ciclica è stata osservata a livello della curvatura apicale prima di quella coronale. La massima resistenza alla fatica, in entrambe le curvature, è stata osservata nelle file a) e c). in generale, non risultato comunque differenze significative rispetto alle altre due sistematiche, nella resistenza alla fatica e anche nelle lunghezze dei segmenti di frattura.

Riferimenti bibliografici

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7464224/

Studio della dinamica della frattura ciclica degli strumenti NiTi nel canale S-shaped - Ultima modifica: 2020-09-24T07:29:32+00:00 da redazione
Studio della dinamica della frattura ciclica degli strumenti NiTi nel canale S-shaped - Ultima modifica: 2020-09-24T07:29:32+00:00 da redazione

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