Studio clinico retrospettivo sull’esito di pulpotomie eseguite con MTA

Fig.1 Incisivo con frattura coronale complicata

Studio clinico retrospettivo sull’esito di pulpotomie eseguite con MTA su incisivi permanenti immaturi associati a fratture coronali complicate

Dott. Viviana CONTI
Relatore: Prof. Alberto Caprioglio

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Frattura complicata di corona

Le fratture di corona complicate (Fig. 1) rappresentano circa il 18-20% dei danni da trauma causati a denti permanenti e coinvolgono lo smalto, la dentina e portano all’esposizione della polpa dentale1.

La frequenza con cui si verificano tali fratture varia dal 28% in denti con radice quasi completamente sviluppata, al 77% in denti con radice immatura 2,3.

Fig. 2. Rimozione del tessuto pulpare infetto con fresa diamantata.

SCOPO

Lo studio è stato realizzato per valutare da un punto di vista clinico e radiografico il mantenimento della vitalità pulpare in denti permanenti ad apice immaturo, traumatizzati e affetti da fratture complicate di corona, trattati con la tecnica della pulpotomia parziale, eseguita applicando mineral trioxide aggregate.

MATERIALI E METODI

27 incisivi con polpa esposta in 26 pazienti di età compresa tra i 6,1 e i 10,4 anni, sono stati esaminati per questo studio retrospettivo.

Ogni dente è stato trattato con una pulpotomia parziale: il dente è stato isolato con diga di gomma e sono stati rimossi circa 2 millimetri di tessuto pulpare infiammato utilizzando una fresa diamantata ad alta velocità con abbondante irrigazione (Fig. 2). La ferita viene irrigata con soluzione fisiologica sterile per ottenere l’emostasi (Fig.3).

Fig. 3. Ferita pulpare ed emostasi.

Il rimanente tessuto pulpare viene ricoperto con uno strato di MTA spesso circa 2 millimetri.
Il materiale viene adattato alla cavità con un piccolo batuffolo inumidito (Fig.4). Vengono eseguite un’otturazione provvisoria e una radiografia periapicale (Fig.5).

Fig. 4. MTA adattato alla cavità.

Quando il ponte dentinale (Fig. 6) si è formato, ciascun dente ha ricevuto un’otturazione definitiva in composito.

I pazienti sono stati richiamati per una valutazione clinica e radiografica a controlli fissati a 3 mesi, a 6 mesi, a circa 12 mesi ed a 36 mesi (Fig. 7 e 8).

Fig. 5. Radiografie periapicali di controllo.

È stato utilizzato il Test Esatto di Fisher per determinare se esiste una differenza statisticamente significativa tra il numero di pazienti che hanno avuto una risposta fisiologica corretta ai test di vitalità e di percussione a T2 e quelli che l’hanno avuta a T3. Per questo test l’ipotesi nulla è che non esiste differenza statisticamente significativa tra i risultati ottenuti a T2 e a T3.

Fig. 6. Ponte dentinale.

RISULTATI

Dei 27 casi trattati, 22 sono stati inseriti nel gruppo dei denti che sono guariti e 1 in quelli in via di guarigione. I restanti 4 manifestavano un danno persistente e si è reso necessario un trattamento endodontico per via ortograda. Il p-value per i denti che hanno avuto una risposta fisiologica al test di vitalità è p=1.00, mentre il p-value per il test di percussione è p=0,74.

Dal momento che entrambi sono maggiori di 0,05, l’ipotesi nulla è vera e quindi non vi è differenza statisticamente significativa tra i valori riportati per il test di vitalità e di percussione a T2 e quelli trovati a T3 .

CONCLUSIONI

La pulpotomia parziale eseguita con mineral trioxide aggregate si è rivelata essere un trattamento efficace nel mantenere la vitalità pulpare, consentendo lo sviluppo fisiologico della radice e dell’apice (apicogenesi). Da un punto di vista statistico, un dente può recuperare la vitalità in circa 6 mesi. Dopodiché un nuovo trattamento endodontico viene raccomandato.

bibliografia

1. De Blanco LP. Treatment of crown fractures with pulp exposure. Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Endod 1996;82:564–8..

2. Camp JH. Diagnosis dilemmas in vital pulp therapy: treatment for the toothache is changing, especially in young, immature teeth. J Endod 2008;34:S6-S12.

3. Cvek M. Prognosis of luxated non-vital maxillary incisors treated with calcium hydroxide and filled with gutta-percha: a retrospective clinical study. Endod Dent Traumatol.

4. Cvek M. A clinical report on partial pulpotomy and capping with calcium hydroxide in permanent incisors with complicated crown fracture. J Endod 1978;4:232–7.

Università degli Studi dell’Insubria
Corsi di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Presidente: Prof. Angelo TAGLIABUE

Studio clinico retrospettivo sull’esito di pulpotomie eseguite con MTA - Ultima modifica: 2013-09-12T14:28:17+00:00 da Redazione