Spegnete il cellulare

Dino Re

Quando lavoro mi piace ascoltare musica; mi rilasso e mi concentro mentre curo il paziente. Mi irrita il telefono che squilla anche se non devo rispondere; il cellulare è nel mio ufficio, silenzioso. Lo guardo di rado tra un appuntamento e l’altro; visualizzo la posta elettronica sul computer da tavolo. Finita la giornata di lavoro o nei weekend mi capita di sentire qualche amico che non posso vedere di persona per motivi di lontananza; mi piace sentire la voce delle persone e chiacchierare soprattutto davanti a un buon piatto e un bicchiere di vino. Quando rincaso alla sera trovo mia figlia distesa sul divano ipnotizzata davanti alla tavoletta digitale o al telefono che visualizza qualche demenziale parodia pubblicata su youtube. Come mi piace fare con gli amici, raduno la famiglia per la cena, in cucina, senza tv e telefoni sul tavolo. Si discute di persone, sport, scuola; faccia a faccia. Ho visto nascere i personal computer e i telefonini, mai avrei pensato che avrebbero trasformato la società. Forse il lavoro, il divertimento ma non immaginavo avrebbero alterato i comportamenti, l’educazione e la vita stessa delle persone. I social network hanno invaso la vita degli adolescenti e non solo; foto postate su Facebook o Instagram hanno rovinato l’esistenza di molti. Stupidi messaggi su Whatsapp hanno causato incidenti, e non solo diplomatici. Quello che più colpisce è l’attenzione esagerata che molti dedicano pigiando gli schermi dei propri smartphone; alcuni sono così assorbiti dai propri dispositivi da non riuscire ad ascoltare o rispondere a semplici domande. Senza toccare l’argomento Pokémon Go, dove la «realtà aumentata» rischia di spegnere «vite reali». Sono seriamente preoccupato quando guido la moto nel traffico cittadino; c’è più gente che guarda i telefonini di quella che guarda fuori dal finestrino. Mi ricordo i tempi in cui in auto la mia fidanzata mi dava le gomitate mentre mi distraevo a guardare un paio di belle gambe. Perlomeno gli occhi non erano così distanti dal parabrezza! Vi chiederete cosa c’entra tutto questo con l’odontoiatria. Poco ma sarebbe utile chiedere ai nostri pazienti di lasciare i cellulari spenti prima di accomodarsi nei nostri ambulatori. Per trovare il modo di ascoltare e pensare, mentre qualcuno dedica loro tempo, corpo e mente.

Spegnete il cellulare - Ultima modifica: 2016-12-01T15:17:06+00:00 da Redazione

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