“Sorridenti”, più che uno slogan, un valido strumento per lo studio

Michele Cassetta, medico odontoiatra ed esperto di comunicazione in ambito sanitario, è l’autore di “Sorridenti – 500 domande e risposte per la salute della tua bocca”, la guida edita da Tecniche Nuove che fornisce le informazioni utili a difendere la salute della bocca e ad agevolare il rapporto fra dentista e paziente.

“La prevenzione è determinante per mantenere lo stato di salute della bocca. Ma per poter prevenire bisogna prima conoscere. Sorridenti – 500 domande e risposte per la salute della tua bocca (la piccola guida edita da Tecniche Nuove che fornisce informazioni utili a difendere la salute della bocca e ad agevolare il rapporto fra dentista e paziente) nasce per divulgare, in maniera chiara e semplice, le informazioni che permettono di comprendere la funzione degli organi e l’origine delle malattie e attuare i comportamenti corretti per conservare la salute della bocca. Per facilitare la comprensione è stato utilizzato il metodo delle FAQ (Frequently Asked Questioins): risposte chiare e sintetiche alle domande più comuni in ambito odontoiatrico, anche con l’ausilio di disegni e schemi originali”. È quanto si legge sulla “quarta di copertina” dell’agile volume scritto da Michele Cassetta, medico odontoiatra, esperto di comunicazione in ambito sanitario: lo abbiamo incontrato per approfondire i dettagli del libretto che, se correttamente impiegato, sembra avere davvero tutti i requisiti per far tornare a sorridere i pazienti (grandi e piccini) e gli odontoiatri.

Dottor Cassetta, come è nata l’idea di “Sorridenti – 500 domande e risposte per la salute della tua bocca”?

Pubblicità

Da una consapevolezza che mi accompagna sin da quando ho iniziato a occuparmi di comunicazione e cioè che noi odontoiatri a volte omettiamo di dare informazioni ai nostri pazienti, dando per scontato che i nostri clienti siano già ragguagliati. D’altro canto, i pazienti a loro volta non chiedono spiegazioni sulle terapie o sulle pratiche di prevenzione, perché evidentemente all’interno degli studi non trovano il contesto ideale per porre queste domande.  Per contro, e questo è davvero singolare e dovrebbe far riflettere, in Internet, i siti web e i forum sulla salute sono quelli più frequentati, luoghi dove gli utenti si pongono vicendevolmente una serie infinita di domande: istanze che a noi però non giungono quasi mai. Per questa ragione ho voluto realizzare “Sorridenti – 500 domande e risposte per la salute della tua bocca”, un piccolo manuale che in maniera semplice e schematica desse ai pazienti le risposte ai dubbi che noi odontoiatri non sempre riusciamo a chiarire.

Un agile volume scritto seguendo la metodica delle FAQ….

Sì, ho condensato 500 domande in altrettante risposte scritte in modo chiaro e sintetico. Una scelta, dettata dalla volontà di raggiungere davvero i lettori, che ha comportato, non lo nascondo, anche qualche problema, perché è difficile racchiudere in poche righe temi e concetti che solitamente sono trattati in modo più ampio, ma anche meno immediato per il cittadino. Tuttavia, l’approccio adottato è quello della divulgazione scientifica, pertanto anche la risposta più banale contiene precisi riferimenti bibliografici che ne garantiscono la correttezza e la veridicità dal punto di vista scientifico.

Com’è strutturato il volume?

È diviso in sette capitoli, ciascuno dedicato a un tema specifico: la bocca, i nemici della bocca, l’igiene domiciliare, la prevenzione, le patologie, le terapie, i trattamenti e infine un capitolo che racchiude argomenti vari, dalla radiografia alla paura del dentista. Ho immaginato di offrire al paziente uno strumento per la salute della propria bocca, per esaltare anche il ruolo di informazione e divulgazione che qualunque odontoiatra dovrebbe avere, perché la nostra mission non è solo curare, ma anche fornire gli strumenti adeguati affinché il cittadino possa seguire il percorso di cura e prevenzione in maniera autonoma e consapevole.

Tra gli argomenti citati, quali sono quelli meno conosciuti dai pazienti o sui quali si annidano false convinzioni?

Sono quelli che generalmente si danno per acquisiti e sui quali invece bisognerebbe insistere maggiormente, come ad esempio i potenziali danni della placca e il meccanismo per il quale si forma una carie, al di là del ruolo che gli zuccheri possono avere in questo frangente. Oltre a questi argomenti, ho trattato le principali patologie della bocca, dando anche informazioni sull’uso dei farmaci in particolari situazioni e sull’assunzione del fluoro nei bambini, tema di grande interesse per i genitori. In pratica ho tentato di dare risposte ai dubbi e alle domande che i pazienti vorrebbero porci ma che per timidezza, timore o anche solo per mancanza di tempo rinunciano a fare.

Il libro non contiene fotografie, ma disegni: è stata una scelta voluta?

Assolutamente sì, perché le immagini evocative, a differenza di quelle realistiche che possono risultare sgradevoli per alcuni pazienti, hanno maggior presa, soprattutto in un prodotto destinato a una divulgazione di massa. I disegni sono stati realizzati da un grafico molto bravo che è riuscito a raffigurare i temi trattati in modo originale, esprimendo anche un certo grado di leggerezza, qualità che nell’affrontare queste tematiche di certo non guasta.

Insomma, è uno strumento di facile lettura, destinato a far crescere il livello di consapevolezza del paziente…

Sì, ed è la ragione per la quale lo studio odontoiatrico lo può sfruttare a proprio vantaggio. Per questo ringrazio Tecniche Nuove per avermi supportato nel progetto e per aver sposato l’idea di personalizzare il libro con l’intestazione dello studio. Il paziente si trova dunque tra le mani un testo utile e accattivante che, grazie alla personalizzazione della copertina, gli ricorda l’impegno che il proprio studio odontoiatrico mette nella cura a lui destinata. Secondariamente il testo contribuisce a creare una maggiore aderenza alle terapie, a vantaggio del paziente e dunque ancora una volta dello studio. Insomma, è uno strumento che contribuisce a far crescere la cultura generale nell’ambito della salute orale.

È un libro che piace molto anche ai bambini…

È vero, e in un certo senso non poteva essere diversamente, dato che chi si occupa di comunicazione in ambito sanitario sa bene quanto sia importante ai fini della chiarezza parlare al paziente come se si parlasse a un bambino di 10 anni. Invece, purtroppo, spesso il medico e l’odontoiatra usano modalità comunicative sin troppo tecniche, dimenticandosi di verificare che il paziente abbia compreso l’informativa o dandolo per scontato. Per questa ragione ho prestato grande attenzione affinché il volume risultasse di comprensione immediata.

Un odontoiatra, sfogliando questo libretto, cosa può imparare sulla comunicazione? 

Il libro nel suo insieme credo possa aiutare a far riflettere sul fatto che la comunicazione deve essere semplice e sintetica, due caratteristiche essenziali per comunicare la salute alle persone e, soprattutto, cosa che in questo libro manca ma è bene sottolineare perché è uno degli argomenti di cui mi occupo e in cui credo molto, è importante verificare l’esito della comunicazione: in pratica, parlando con il paziente, non bisogna soltanto trasferire l’informazione, ma appurare, anche semplicemente domandandoglielo, cosa abbia compreso di ciò che è stato detto. A tal proposito, ci sono numerose ricerche che mostrano quanto ricordi il paziente dopo 2-3 giorni dall’incontro col medico: solo il 5% di quanto è stato detto, per cui evidentemente fornire al paziente uno strumento che gli rinfreschi la memoria è sicuramente utile.

Una buona comunicazione oltre a migliorare la compliance riduce il contenzioso. Ė così?

Assolutamente sì, questo è l’altro elemento in cui credo. Ci sono diverse ricerche che dimostrano come la comunicazione efficace, che avviene quando le notizie e le informazioni sono trasferite dall’odontoiatra al paziente in maniera corretta, produca risultati positivi: c’è una maggiore compliance, si riduce enormemente lo stress rispetto alla seduta odontoiatrica, diminuiscono i contenziosi medico legali e soprattutto si riducono i fenomeni di demotivazione professionale che purtroppo stanno coinvolgendo tutta la categoria medica, compresi gli odontoiatri. Quindi stabilire un filo diretto con il paziente è molto vantaggioso. Oltretutto, facendo un discorso puramente di marketing, a differenza dell’anonimo spazzolino o del filo interdentale che sono ottimi strumenti, ma hanno un ciclo di vita di soli due mesi e poi vengono buttati via, il libro resta, è un oggetto duraturo che ricorda lo studio e, passando magari di mano in mano, può servire anche a promuovere il nome della struttura in un modo assolutamente rispettoso dell’etica professionale.

Per maggiori informazioni o per ordinare delle copie personalizzate: tel. 0239090440

“Sorridenti”, più che uno slogan, un valido strumento per lo studio - Ultima modifica: 2014-01-07T08:44:02+00:00 da fabiomaggioni