Lo studio presentato definisce un protocollo per l’applicazione di vernici al fluoro, ai fini di prevenire la malattia cariosa a livello dei primi molari permanenti.

La carie rappresenta una patologia cronico-degenerativa, forse quella dotata della più elevata prevalenza in assoluto, e si caratterizza per l’alta incidenza in età pediatrica.

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La Sanità italiana, in questo senso, è assolutamente al passo: le linee guida pediatriche sono le prime fornite dal Ministero della Salute in ambito odontoiatrico. Esse sono state pubblicate, infatti, nel 2008, e riviste nel 2013.

La misura preventiva privilegiata, secondo tali linee guida, è rappresentata dalla sigillatura dei solchi e delle fossette dei molari permanenti, misura che gode della massima solidità scientifica (forza della raccomandazione A, grado dell’evidenza I). Lo stesso documento precisa come gli elementi che dovrebbero godere della massima attenzione, in questo senso, sono i primi molari, i primi denti permanenti a erompere in arcata.

Le raccomandazioni contemplano anche l’efficacia di altre misure preventive della carie: la sottoraccomandazione 4.3, che gode a sua volta della massima evidenza, fa espresso riferimento alle vernici, oltre che ai gel, a base di fluoro. L’applicazione, professionale, è raccomandata a cadenza trimestrale o semestrale.

Più recentemente, Wang e colleghi hanno osservato come le evidenze relative all’efficacia della metodica difficilmente superassero i 24 mesi. Hanno pertanto condotto un trial clinico randomizzato, allo scopo di valutare l’effetto preventivo di un protocollo di applicazioni semestrali, esteso a un follow-up di 3 anni.

Lo studio è stato disegnato secondo un modello stratificato per cluster. Sono state incluse 107 classi, per un campione complessivo di 5.583, con un’età media di poco inferiore ai 7 anni. 2.657 pazienti sono stati inseriti nel gruppo test, 2.740 nel gruppo controllo. Al baseline, non erano state rilevate differenze significative in termini di età, sesso, frequenza di spazzolamento, consumo di zuccheri, storia di carie a livello di decidui e primi molari stessi e fase di permuta. 5.005 sono stati i pazienti che hanno raggiunto i 2 anni di partecipazione al protocollo, al quale il 98.5% dei primi permanenti aveva completato l’eruzione, 4.596 i 3 anni. Sono state rilevate differenze significative, in termini di decayed and filled surfaces score, tanto al controllo biennale (come ci si attendeva), quanto a quello triennale. Non è risultata, tuttavia, una differenza significativa legata all’incremento della somministrazione da 24 a 36 mesi.

In conclusione, gli autori hanno stabilito come efficace, nella riduzione della malattia cariosa tra i 6 e i 7 anni, un protocollo biennale a cadenza semestrale di somministrazione di vernici al fluoro. Per incrementarne l’efficacia, non risulta indicato tanto un prolungamento del protocollo, quanto la co-somministrazione con la sigillatura dei solchi e delle fossette, a sua volta già solidamente raccomandata dalle linee guida.

Riferimenti bibliografici a proposito di vernici al fluoro

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33892830/

Somministrazione semestrale di vernici al fluoro nel paziente pediatrico: 2 o 3 anni? - Ultima modifica: 2021-04-27T06:24:41+00:00 da redazione
Somministrazione semestrale di vernici al fluoro nel paziente pediatrico: 2 o 3 anni? - Ultima modifica: 2021-04-27T06:24:41+00:00 da redazione

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