Sigillante canalare al silicato tricalcico e sodio fosfato dibasico

Implantologia come evitare l'accumulo di cemento

La terapia canalare viene condotta nell’intento di abbattere la carica polimicrobica in corso di pulpite e periodontite apicale e, successivamente, di assicurare un sigillo apicale valido al fine di scongiurare reinfezioni retrograde. Diversi materiali sono stati proposti a questo scopo. L'aggregato di trossidi minerali, più comunemente noto con la semplice sigla MTA, è un materiale a base di silicato tricalcico (TCS) molto apprezzato, tanto da essere frequentemente indicato – anche in virtù del suo costo – ai casi più complessi. Esso presenta infatti eccellenti capacità di sigillo, proprietà antibatteriche, biocompatibilità e anche bioattività. D’altra parte, oltre al costo, il prodotto presenta difetti in termini di maneggevolezza, legati ai limiti dettati dalla miscelazione manuale e ai tempi di asciugatura.

Al fine di superare queste problematiche, sono stati sviluppati cementi pre-mixati, in forma di paste pronte all’uso. Questi sono prodotti attraverso la miscelazione di polveri di cemento con un liquido, non acquoso ma miscelabile in acqua. Essi presentano buone caratteristiche di scorrevolezza; una volta iniettate nel sito da sigillare, iniziano il processo di indurimento, avviato proprio dal contatto con l’umidità presente.

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L’altro limite di MTA è la debole resistenza al washout: un materiale alternativo, pertanto, dovrebbe mostrare un comportamento vantaggioso anche in riferimento a tale parametro. Pertanto, un gruppo di lavoro cinese ha sintetizzato e sperimentato un materiale pre-mixato in pasta, contenente polveri comunque di TCS e di sodio fosfato dibasico (SPD) miscelate con glicole polietilenico (PEG). Al composto è stato aggiunto anche del biossido di zirconio (ZrO2) al fine di conferirvi opacità radiografica.

In uno studio pubblicato su, gli autori hanno studiato il meccanismo di indurimento del prodotto e analizzato il ruolo di DPS, oltre che sullo stesso setting time, su resistenza al washout, iniettabilità, fluidità e resistenza alla compressione del materiale.

I risultati confermano come l'aggiunta di SPD abbia modificato la composizione di fase e attestano come abbia condizionato il prodotto della reazione di idratazione.

I test su fluido biologico hanno rilevato che dall’aumentata coesione della pasta derivi un miglioramento delle performance anti-washout. Il composto ha mostrato anche buona iniettabilità e scorrevolezza. L’aggiunta di di SPD, inoltre, interviene però negativamente sulla resistenza alla compressione. L’aggiunta della zirconia, al di là dell’azione radiopacizzante, ha favorito l’azione remineralizzante (formazione di apatite, che migliora l’adattamento marginale) e la capacità sigillante, la cui validità è evidenziata dai bassi valori di microleakage.

In conclusione, al netto delle criticità riscontrate e di quelle insite nel modello in vitro, gli autori indicano il cemento TCS/SPD pre-mixato come un promettente sigillante canalare.

Riferimenti bibliografici

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0254058420310439

 

Sigillante canalare al silicato tricalcico e sodio fosfato dibasico - Ultima modifica: 2020-12-22T11:51:18+00:00 da redazione
Sigillante canalare al silicato tricalcico e sodio fosfato dibasico - Ultima modifica: 2020-12-22T11:51:18+00:00 da redazione

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