La scansione intraorale è ormai diventata per molti odontoiatri una pratica di routine. La prima in assoluto, necessaria per raccogliere, in formato digitale, le informazioni sul cavo orale del paziente. Tuttavia, lo scanner intraorale, com'è noto, in alcune circostanze fatica ad acquisire le immagini. Uno studio, pubblicato sul Journal of Dentistry, ha messo sotto la lente di ingrandimento due fattori che potrebbero influire sull'accuratezza della scansione intraorale. La ricerca è stata condotta presso il Dipartimento di Odontoiatria Conservatova e e Protesi dell'Università Complutense di Madrid e offre utili indicazioni e conferme al clinico.

Materiali da restauro e umidità della superficie

I ricercatori spagnoli si sono concentrati su due fattori che, secondo l'ipotesi di studio, potrebbero condizionare l'esito di una scansione intraorale. Oltre all'umidità presente sulla superficie da scansionare, il fattore più noto, gli autori dello studio hanno preso in esame anche diversi materiali da restauro, così da metterli a confronto. Hanno quindi formato 4 gruppi in base al materiale del dente da scansionare: dente naturale (controllo), zirconia (Z), disilicato di litio (LD) e corona in resina nanoceramica (NC). Successivamente hanno creato 4 sottogruppi per studiare l'influenza dell'umidità, in condizioni di secco, di bassa, lieve e alta umidità.

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Come è avvenita la scanzione intraorale

La procedura è stata eseguita utilizzando uno scanner intraorale TRIOS 3. Nel sottogruppo di controllo-asciutto, il calco di riferimento era appunto asciutto. Negli altri gruppi, invece, è stata spruzzata della saliva artificiale con un flusso volumentrico rispettivamente di 1, 4 e 8 mL/min per 4 secondi. In questo modo, i ricercatori hanno simulato diverse condizioni cliniche presenti nei pazienti in condizioni reali.

I risultati del test

I gruppi di controllo, Z e LD in condizioni di asciutto e bassa umidità sono risultati più accurati rispetto al gruppo NC. D'altro canto, i materiali testati non hanno evidenziato discrepanze di precisione degne di nota, neppure in condizioni di lieve umidità. Il gruppo LD, invece, ha fatto registrare la migliore accuratezza e precisione in condizioni di elevata umidità. In sintesi, la presenza di saliva e di restauri dentali può infuire in qualche misura sulla scansione. Cosa che i clinici più esperti già sapevano, ma che oggi è certificata da questo studio.

Scansione intraorale, accuratezza e precisione allo studio - Ultima modifica: 2023-05-22T16:38:30+00:00 da Pierluigi Altea
Scansione intraorale, accuratezza e precisione allo studio - Ultima modifica: 2023-05-22T16:38:30+00:00 da Pierluigi Altea

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