Sanità: in Italia si spende meno che negli altri Paesi europei

L’Italia per la sanità spende molto meno degli altri Paesi europei. Il gap fra spesa sanitaria pro-capite italiana e i Paesi dell’Eurozona continua ad allargarsi: nel 2012, rispetto al 2002, si è allargato del 5,7%, arrivando al -25,2%. La spesa sanitaria relativa agli over 65 è inferiore del -34,9%. Ė quanto emerge dal 10° Rapporto Sanità dell’Università Tor Vergata di Roma, elaborato dai ricercatori del Consorzio per la ricerca economica applicata in sanità (Crea).

Le Regioni settentrionali hanno un gap di spesa sanitaria verso i Paesi dell’EU 15 (i primi 15 Paesi a entrare nell’Eurozona) del -20,1% (a fronte di un Pil al contrario maggiore del 4%), mentre in quelle meridionali il gap esplode raggiungendo il -33,3% (a fronte di un gap di Pil del -42,1%).

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Forti differenze si registrano anche all’interno del Belpaese. Le variazioni di spesa pro-capite fra regioni settentrionali e meridionali rimangono davvero importanti: fra la Valle d’Aosta e la Campania il differenziale di spesa è del 53,8% (3.169 euro per cittadino nella prima, contro 2.061 euro nella seconda). Anche eliminando l’effetto demografico (nelle regioni del Nord si spende di più anche perché la popolazione è mediamente più anziana) si conferma il dato: fra la Valle d’Aosta e la Campania il differenziale di spesa rimane del 48,3% (3.184 euro contro 2.147 euro).

Sanità: in Italia si spende meno che negli altri Paesi europei - Ultima modifica: 2014-10-31T14:49:41+00:00 da Redazione