Aggiornamento professionale, nuove tecnologie, diffusione degli algoritmi di IA anche in campo biomedico e sociale sicuramente influenzeranno nel prossimo futuro anche le scelte dei titolari di studio odontoiatrico. Nell’intendere la “salute” da parte del paziente si sta affermando sempre più il concetto di benessere generale che riguarda anche la salute orale, che è una componente integrale della salute generale, condividendo con le malattie croniche gravi i maggiori fattori di rischio modificabili.
Se la cura del singolo problema contingente rimane spesso la motivazione principale dell’accesso alle cure, si pensa ora anche al raggiungimento del più generale benessere psico-fisico, promuovendo misure preventive volte a ridurre l’esposizione a fattori di rischio, che restano lo strumento più efficace per aumentare la speranza di vita in buona salute (non solo odontoiatrica) ritardando lo sviluppo di malattie croniche e disabilità in età più avanzate.
Lo studio odontoiatrico del futuro sarà perciò un’interconnessione di numerosi professionisti che collaboreranno e si scambieranno informazioni sullo stato di salute e sul benessere dei propri pazienti.
Garantire continuità e sicurezza ai pazienti equivale quindi ad assicurarla a sé stessi e al proprio studio odontoiatrico.
Troppo spesso si sente dire “il paziente al centro” senza che tale affermazione venga supportata da azioni concrete e misurabili. Ebbene, ci siamo: la tecnologia, abbinata alla coscienza di ciascuno di noi e alle maggiori conoscenze dei pazienti già consente questa modalità di approccio.
Nel numero di maggio de Il Dentista Moderno, l’approfondimento ECM riguarda il paziente anziano. L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno epocale diffuso in tutto il mondo, i cui effetti sociali e sanitari rappresentano una delle maggiori sfide dei nostri tempi.
Il trattamento odontoiatrico del paziente anziano fornisce un ottimo modello, se ben compreso e studiato, per riformulare l’offerta dei nostri servizi riposizionando il paziente al centro delle nostre attenzioni.
Dopo uno studio attento dell’evoluzione demografica, nei prossimi numeri entreremo nel dettaglio dell’offerta clinica che si va affermando per questo target, che spesso necessita, come vedremo, di un approccio medico oltre che specialistico odontoiatrico.
La nostra convinzione è che quanto più i pazienti si sentiranno davvero al centro dell’attenzione, assistiti da professionisti che dimostreranno loro impegno e competenza, tanto più si costruirà il futuro roseo per il titolare dello studio, per i suoi collaboratori e i propri pazienti.
Insomma, ricominciamo dal paziente anziano… siamo pronti?