Nasce il primo sensore che individua acido solfidrico nella bocca dei pazienti

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È stato recentemente presentato un sensore che rileva piccolissime quantità di acido solfidrico nelle esalazioni delle persone, e che è dunque in grado di individuare soggetti che soffrono di alitosi.

Il sensore, ideato dagli studiosi del Korea Advanced Institute of Science and Technology e del Massachusetts Institute of Technology – comparso anche sulla rivista Analytical Chemistry -, funziona grazie all’uso di diacetato di piombo (sostanza che diventa marrone in presenza di acido solfidrico), ancorato a una rete in nanofibre 3D.

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Molte persone, dichiarano gli studiosi, non sono consapevoli di soffrire di alitosi, e fino a questo momento non esisteva un test in grado di diagnosticare scientificamente tale problematica. Il rilevatore è piccolo, veloce ed economico, studiato per essere facilmente trasportato dagli odontoiatri durante gli spostamenti da uno studio all’altro, e fornisce risultati affidabili in un solo minuto.

 

Nasce il primo sensore che individua acido solfidrico nella bocca dei pazienti - Ultima modifica: 2018-06-13T05:53:47+00:00 da redazione

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