La meta-ricerca, cioè la ricerca sulla ricerca, in altre parole lo studio di come s'è condotta o si dovrebbe condurre una ricerca, è una questione di primaria importanza. Oggi più di ieri, soprattutto nel settore dentale, se si considera che nel 2021, secondo Scopus, il comparto ha dato alla luce oltre 22 mila pubblicazioni. Un numero impressionanate quella sulla produzione scientifica in ambito odontoiatrico, cresciuta del 28% rispetto al 2011 e del 175% se rapportata al 2001. Purtroppo, però, non si può dire altrettanto sulla qualità della ricerca, non sempre all'altezza delle aspettative. Evidence Based Dentistry dedica un editoriale, scritto da un gruppo di ricercatori attivi tra Brasile, Canada e Croazia, proprio a questo argomento che interessa tutti. Non solo chi la ricerca la conduce, ma anche chi ne fruisce, come gli odontoiatri più attenti e scrupolosi che dunque dovrebbero conoscere anche i limiti della ricerca.
Cresce la ricerca, crescono i bias
La crescita esponenziale degli studi scientifici con oggetto l'odontoiatria, registrata in questi ultimi anni, secondo gli autori di questa pubblicazione è accompagnata da un incremento dei bias. Fino a ottobre 2022, il Catalogo dei Bias aveva identificato 62 diversi tipi di bias nella ricerca biomedica. Questo rende difficile la pianificazione di nuovi studi. Anche per la tendenza dei ricercatori del settore dentale a non condividere i dati delle proprie ricerche che restano dunque mondi inesplorabili.
La meta-ricerca, quasi una nuova disciplina
Gli studi di meta-ricerca in campo odontoiatrico sono ancora scarsi. Un'analisi condotta da Faggion et al. su 155 studi di meta-ricerca odontoiatrica pubblicati in un periodo di 5 anni ha rivelato una predominanza di indagini focalizzate su questioni di odontoiatria generale e sullo studio dei metodi di ricerca. La maggior parte di questi studi si è concentrata su ricerche primarie di tipo sperimentale, principalmente studi randomizzati. La valutazione di studi condotti in vitro è stata limitata. E manca ancora uno strumento adeguato per condurre una revisione critica degli studi di laboratorio.
Una ricerca più scrupolosa aiuterebbe il comparto dentale
Anche Ioannidis et al. hanno evidenziato il vasto spettro di temi che la meta-ricerca potrebbe affrontare nell'ambito odontoiatrico. Tra questi, ci sono i metodi di ricerca, la riproducibilità dei risultati, la valutazione complessiva e gli incentivi alla ricerca. Tuttavia, queste aree non hanno ancora ricevuto l'attenzione che meriterebber. Né sono stati ancora esplorati all'interno della comunità scientifica odontoiatrica. Secondo gli autori di questo editoriale, invece, investire di più sulla meta-ricerca aiuterebbe la ricerca. Anche a difendersi dai movimenti antiscientifici, nonché a far crescere ulteriormente e in modo corretto il comparto dentale.