Il 13 maggio, durante la manifestazione sull’equo compenso, indetta per i professionisti, si parlerà anche di introdurre un tariffario indicativo che volga in favore dei cittadini e degli odontoiatri, uno strumento in più per aiutare i pazienti a capire in qual caso le prestazioni a cui stanno per sottoporsi rispecchino gli standard minimi di qualità.
«Il diritto di vedersi riconosciuto il giusto compenso per il lavoro svolto è un principio che deve valere anche per la libera professione e ancora di più per i professionisti che si occupano della salute delle persone», ha dichiarato il Presidente ANDI Gianfranco Prada, durante l’annuncio di adesione alla manifestazione.
«Gli alti costi dei materiali utilizzati per le cure odontoiatriche – spiega Prada durante un’intervista rilasciata alla Stampa – non consentono di scendere sotto determinate cifre e se questo avviene molto spesso è perché vengono utilizzati materiali scadenti, non a norma, provenienti da Paesi stranieri oppure non si dedica il tempo necessario per effettuare quella cura, non si rispettano i protocolli clinici e tutto a discapito della salute del cittadino».
