Legge contro l’abusivismo professionale, Prada, Presidente ANDI, chiede un’accelerazione

Il provvedimento A. 2281 contro l’abusivismo approvato all’unanimità dal Senato e ora in attesa di iniziare il suo iter alla Camera, rischia di stagnare in un limbo a causa della richiesta di revisione alla camera, la quale imporrebbe un nuovo passaggio al Senato.

A tal proposito il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada preoccupato dei tempi che si stanno dilungando per una legge fondamentale per la salute dei cittadini e per la professione odontoiatrica, ha sollecitato i Componenti la Commissione Giustizia della Camera affinché sblocchino l’iter e si schierino per la legalità.

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“Il finto dentista – ricorda il Presidente Prada – verrebbe finalmente punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro. Il prestanome poi verrebbe sanzionato con la stessa pena e le attrezzature dello studio in cui si compie il reato verrebbero confiscate, oltre a essere sospeso dalla professione”.

“Ancora oggi troppi cittadini vengono non solo truffati da finti dentisti, e da chi gli mette a disposizione le strutture per farlo. Continuare con atteggiamenti attendisti – continua Prada – non fa altro che favorire questo esercito di truffatori, stimati in almeno 15.000 solo in ambito odontoiatrico”.

Legge contro l’abusivismo professionale, Prada, Presidente ANDI, chiede un’accelerazione - Ultima modifica: 2014-06-17T08:48:23+00:00 da Redazione

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