Laurea in odontoiatria: giovani senza lavoro e stipendi bassi

Una laurea in odontoiatria non garantisce più un impiego immediato. A un anno dalla laurea, quasi il 40% dei dentisti è disoccupato o precario.
Questo è ciò che emerge dai dati del Secondo Rapporto Eures-Cao (Commissione albo odontoiatri) dedicato a “Le sfide della crisi alla Professione Odontoiatrica, tra qualità delle prestazioni e distorsioni di mercato”.
Tra il 2012 e il 2013 il tasso di occupazione dei dentisti italiani a un anno del conseguimento del titolo è passato dal 70% al 63%.
Gran parte dei neolaureati – secondo il rapporto – passa per una fase di precarietà o di lavoro in nero. Per i giovani dentisti le cose migliorano dopo i tre anni successivi alla laurea. “Tra chi non trova lavoro dopo la laurea – spiega il presidente Cao Giuseppe Renzo – nei tre anni successivi un buon 15% trova occupazione, ma in strutture fatiscenti o nei mega centri dove vengono pagati 600 o 800 euro al mese. O sono addirittura pagati in nero”.
Le retribuzioni complessivamente scendono. Lo stipendio base a un anno dalla laurea è di circa mille euro, con una maggiore penalizzazione per le donne: in media 1176 euro per i maschi e 867 per le donne. Dopo tre anni la media sale a 1568 euro, mantenendo però lo svantaggio al femminile. Cifre che non corrispondono alle aspettative degli studenti e dei neolaureati.
“Anche in questa professione abbiamo ormai la ‘generazione mille euro’”, ha concluso Renzo ricordando l’importanza di una lotta incisiva all’abusivismo, “fenomeno fortemente presente nel settore e che toglie, futuro ai giovani, inquina la concorrenza e danneggia i cittadini”.

Laurea in odontoiatria: giovani senza lavoro e stipendi bassi - Ultima modifica: 2014-12-12T16:16:49+00:00 da Redazione

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