Il laser Er:YAG (a erbio) è sempre più utilizzato nel trattamento chirurgico della perimplantite avanzata. Ma quali sono le evidenze scientifiche sulla sua efficacia? Una recente revisione sistematica, pubblicata sull'Oral Health and Preventive Dentistry, ha cercato di fare chiarezza su questo argomento. Lo studio è opera di un gruppo di ricercatori cinesi dell'HanDan Central Hospital.

Il focus dello studio sul laser a erbio

La revisione ha analizzato cinque studi clinici randomizzati (RCT) che valutavano l'effetto del laser Er:YAG come metodo di debridement nel trattamento della perimplantite avanzata. I risultati ottenuti sono interessanti, ma non definitivi. I principali parametri presi in considerazione nella revisione sono stati il guadagno di livello di attacco clinico (CAL), la riduzione della profondità di sondaggio (PD), l'indice di placca (PI) e il sanguinamento alla sondaggio (BOP).

I risultati emersi dalla ricerca

Uno dei cinque studi inclusi nella ricerca ha riportato risultati significativi in termini di guadagno CAL e riduzione PD nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo. Tuttavia, gli altri quattro studi non hanno riscontrato differenze significative tra i due gruppi. L'eterogeneità metodologica è stata un fattore che ha influenzato i risultati della revisione. Infatti, i diversi studi presentavano gruppi di controllo non standard e parametri del laser variabili. Pertanto, i risultati di questa revisione, ammettono gli autori, vanno considerati come preliminari. E necessitano di ulteriori studi ben progettati con comparatori standardizzati e parametri del laser uniformi per trarre conclusioni definitive sull'efficacia del laser Er:YAG nel trattamento della perimplantite avanzata.

Uno strumento comunque utile ed efficace

Nonostante i limiti evidenziati, l'uso del laser a erbio nel trattamento della perimplantite offre delle potenzialità interessanti. La sua capacità di rimuovere il tartaro e promuovere la guarigione dei tessuti può essere un valido ausilio nel trattamento chirurgico. Tuttavia, sottolineano gli autori, il laser Er:YAG non può sostituire completamente il debridement meccanico tradizionale. Semmai, è necessario utilizzare una combinazione di entrambe le tecniche per ottenere i migliori risultati. In conclusione, la revisione sistematica ha fornito evidenze contrastanti sull'efficacia del laser Er:YAG come metodo di debridement nel trattamento chirurgico della perimplantite avanzata. Ulteriori studi ben progettati sono necessari per definire l'efficacia e l'applicabilità clinica di questa tecnologia comunque utile e promettente.

Il laser Er:YAG nel trattamento della perimplantite - Ultima modifica: 2023-06-08T18:14:15+00:00 da Pierluigi Altea
Il laser Er:YAG nel trattamento della perimplantite - Ultima modifica: 2023-06-08T18:14:15+00:00 da Pierluigi Altea

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