La Commissione europea ha sollecitato l’Italia a eliminare l’IVA dai dispositivi necessari a contrastare la pandemia. Tra questi figurano tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI), i test e i materiali diagnostici, le attrezzature da laboratorio e i prodotti per la disinfezione.
«La richiesta che ANDI ha da tempo rivolto al Parlamento italiano di prolungare l’esenzione dell’IVA sui DPI al 31 dicembre 2021, anche con la presentazione di emendamenti alla legge finanziaria 2021, senza trovare ascolto dal Governo allora in carica, trova invece piena considerazione dalla Commissione europea» ha commentato il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), Carlo Ghirlanda. «In un periodo nel quale le difficoltà alla vaccinazione e la scarsità delle dosi di vaccino impongono in particolare a noi odontoiatri e al nostro personale di studio, impediti a rispettare per motivi oggettivi di lavoro la norma del distanziamento, precauzioni straordinarie con costi tutti a carico dei professionisti, l’applicazione dell’IVA, seppur ridotta, appare un balzello iniquo e immotivato, che per noi professionisti sanitari, che fatturiamo in esenzione IVA le nostre prestazioni professionali, costituisce un costo puro.»
E conclude: «Avevamo richiesto un prolungamento della esenzione dell’IVA sui DPI, che oggi l’Europa riconosce legittimo e urgente: avevamo ragione e siamo quindi molto soddisfatti di questa decisione».