Oggigiorno in protesi fissa l’imperativo da raggiungere per avere successo, sia su pilastri naturali sia su pilastri implantari, non è rappresentato dalla “sola funzione” dei manufatti prodotti. Che essi infatti debbano “funzionare” viene dato oramai per scontato, anche se in realtà la loro effettiva e congrua funzione è il risultato di una serie complessa di requisiti che tutti i manufatti protesici dovrebbero avere, e che non possono assolutamente prescindere dalla loro stretta correlazione con biologia ed estetica. Tutto ciò che concerne con l’integrazione estetica e biologica, unitamente a quella funzionale, costituisce dunque una sorta di tutt’uno, rappresentando quella triade di caratteristiche che idealmente ogni manufatto protesico odierno deve avere e che dunque ci viene richiesto di realizzare. Il presente aggiornamento monografico riassume tali requisiti, ponendoli in relazione sia alle evidenze della letteratura, sia a un’iconografia esemplificativa, riferita a restauri parziali e totali, in situazioni semplici, di media difficoltà ed estensione, sino alle riabilitazioni più complesse, sia su elementi naturali, sia su elementi implanto-protesici. In ognuno di questi casi l’Autore cercherà di trasmettere il “team approach”, maturato attraverso anni di clinica, di ricerca e di attività didattica appassionata, restando insieme ai collaboratori consapevole che non si finisce davvero mai di apprendere e di potersi migliorare.
In collaborazione con:
Chiara Calvelli, Francesco Sparano, Gaia Rosenberg, Ilaria Cretaro, Silvia Salviti, Leonardo Di Vittorio, Alessandro Traviglia, Luca Vailati, Alessandro Nanussi
Per avere successo in protesi fissa la “sola funzione” del manufatto protesico è un obiettivo oggi dato oramai per scontato che deve integrarsi con una serie complessa di requisiti strettamente correlati a biologia ed estetica. Questa “triade” di caratteristiche sono poste in relazione sia alle evidenze della letteratura, sia a un’iconografia esemplificativa, riferita a restauri parziali e totali, in situazioni semplici, di media difficoltà, sino alle riabilitazioni più complesse.
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