Spesso quando si parla di antiplacca ci si concentra sui presidi chimici (in primis la clorexidina 0,20, gold standard tra gli antisettici). Un professionista, tuttavia, sa bene che la salute del cavo orale parte da una corretta e scrupolosa igiene meccanica che permetta di disgregare il biofilm prevenendo la sua stratificazione, per questo è fondamentale orientare i pazienti fin da subito verso gli strumenti più adatti alle loro esigenze.
L’importanza dell’igiene orale meccanica viene espressa dal Ministero della Salute che, nelle Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta, afferma:

«L’uso corretto di uno spazzolino da denti rappresenta una misura di igiene orale e di prevenzione insostituibile per la salute dei denti naturali o di quelli in sostituzione e del loro apparato di supporto, a qualsiasi età».
Inoltre, sono sempre le linee guida a chiarire che «Il controllo del biofilm orale negli spazi interdentali mediante strumenti appositi è necessario in tutti i soggetti adulti, specialmente nei portatori di manufatti protesici inamovibili».

Non sorprende, quindi, che le aziende specializzate nel mercato dell’igiene orale chimica stiano investendo anche nella meccanica per proporre presidi sempre più efficaci nella pulizia, semplici e sicuri nell’utilizzo.

 

Come consigliare i pazienti?

 

Una spiegazione efficace

Durante le sedute di educazione all’igiene orale è opportuno spiegare e mostrare ai pazienti che gli elementi dentari presentano 5 superfici e che per questo per pulire efficacemente i denti è necessario utilizzare sia lo spazzolino, il primo principale strumento di igiene orale, per agire sulle superfici masticatorie, linguali palatale e vestibolari,  sia scovolino e filo, per agire sugli spazi interprossimali e solco gengivale: tutti strumenti di igiene orale meccanica imprescindibili per mantenere nel tempo la salute della bocca.

 

Setole efficaci ma delicate

Partendo dallo spazzolino, sono due le caratteristiche imprescindibili: dimensione della testina e densità delle setole. In assenza di particolari problematiche, è fondamentale lo spazzolino abbia una testa piccola e compatta: questo permette al paziente uno spazzolamento preciso, massimizzando l’effetto pulente. Inoltre, l’efficacia dello strumento è correlata al numero di setole: un’elevata densità di setole morbide consente uno spazzolamento delicato, mantenendo un’eccellente efficacia nella rimozione della placca.

 

Sinergie

Per quanto concerne filo e scovolino talvolta vengono percepiti come strumenti alternativi; in realtà sono complementari poiché lo scovolino rimuove la placca dagli spazi e dalle superfici interprossimali, mentre il filo deterge le aree prossime al punto di contatto ed il solco gengivale.

  • Scovolino. La scelta dello scovolino deve essere guidata dal professionista che sa individuare il giusto diametro di accesso: la misura di uno scovolino, infatti, è corretta quando le setole occupano interamente lo spazio interdentale e lo scovolino entra senza forzare. Inoltre, è importante orientare il paziente verso strumenti che possiedano sistemi di sicurezza per garantire un miglior controllo durante l’utilizzo e una maggior stabilità della parte lavorante.
  • Filo. Ne esistono di diversi tipi che si distinguono tra loro per materiale, dimensione e rivestimento. I fili cerati, rivestiti da una cera microcristallina, facilitano la scorrevolezza e il passaggio anche nei punti più stretti così come i fili a sezione piatta. Tra i materiali ad alta resistenza troviamo il PTFE, mentre i fili in microfibra si espandono adattandosi agli spazi interdentali.
    Tra i più trasversali nell’utilizzo, si distingue il filo spugnato con capi rigidi passafilo che facilitano l’inserimento: la sua sezione spugnosa si adatta agli spazi garantendo una pulizia ottimale e delicata.
    Per il professionista strategico è anche il filo nero che, grazie al suo colore, evidenzia la placca rimossa, divenendo così uno strumento utile per motivare il paziente.

 

Spazzolino sonico

Parlando di igiene orale meccanica e innovazione, un capitolo importante è rappresentato dagli spazzolini elettrici che si distinguono in roto-oscillanti e sonici.
Lo spazzolino manuale resta lo strumento più utilizzato, ma, affinché risulti efficaci nella pulizia, deve essere supportato da corrette tecniche si spazzolamento. Da qui l’avvento degli spazzolini elettrici che molti pazienti hanno iniziato a usare su consiglio del professionista o semplicemente poiché ritenuti più semplici nell’utilizzo.

  • Quale consigliare?

Il mercato degli spazzolini elettrici è complesso perché, anche se apparentemente simili, si distinguono per caratteristiche specifiche: il roto-oscillante rimuove la placca attraverso un’azione meccanica di rotazione della testina, mentre il sonico genera un flusso idrodinamico con la saliva grazie all’alta frequenza e all’ampiezza di oscillazione delle setole che consentono di raggiungere anche i punti più difficili. Uno spazzolino adatto a tutti quindi: sia coloro che non soffrono di particolari problematiche gengivali e parodontali, sia per pazienti che, in presenza di apparecchi ortodontici, impianti dentali o malposizioni, necessitano di uno strumento che consenta di rimuovere la placca anche dai punti più difficili da raggiungere.
Un’altra grossa differenza risiede nella testina che nel caso del sonico, diversamente dal roto-oscillante, è isolata: non permette all’acqua di stagnare e quindi riduce la proliferazione batterica.
In ogni caso, lo spazzolino sonico è una valida alternativa al rotolo-oscillante;estremamente versatile, offre più opzioni nella tipologia di testina, sempre con setole morbide, e diverse opzioni di velocità di vibrazione, meglio se con un timer integrato per garantire che il paziente non interrompa lo spazzolamento prima dei due minuti.

 

Igiene orale meccanica: il primo presidio contro la placca - Ultima modifica: 2022-12-12T16:24:47+00:00 da Redazione
Igiene orale meccanica: il primo presidio contro la placca - Ultima modifica: 2022-12-12T16:24:47+00:00 da Redazione

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