I giovani medici vanno all’estero

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Domenico Montemurro, coordinatore dell’Osservatorio Giovani Fnomceo, si dice preoccupato per il continuo aumento del numero di richieste di cancellazione dell’iscrizione all’albo, motivate da un trasferimento all’estero. Circa il 2% dei giovani medici, su 6-7 mila laureati, ha scelto di trasferirsi in Francia, Germania, Svezia, Norvegia, UK, USA  e Australia. Si attesta sui 150-200 il numero dei laureati che hanno fatto richiesta di cancellazione all’albo, ma arrivano a 1000 i medici che, pur rimanendo iscritti, richiedono il certificato di onorabilità professionale al Ministero della Salute, un documento fondamentale per esercitare la professione medica all’estero.

La mancanza di posti nelle scuole di specializzazione e le difficoltà nel trovare un impiego al termine della specializzazione in alcune aree sanitarie, costituiscono le cause principali di questo fenomeno sempre più diffuso.

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Per risolvere questa situazione, secondo Montemurro, sarebbe necessario istituire dei percorsi professionalizzanti nel contesto del SSN, ridurre i tempi per il conseguimento dell’abilitazione professionale e, soprattutto, porre l’attenzione sulle scuole di specializzazione con un basso numero di iscritti, in modo che i neo laureati possano più facilmente orientarsi nelle proprie scelte future.

I giovani medici vanno all’estero - Ultima modifica: 2014-05-26T10:04:42+00:00 da Redazione