Nonostante la scarsa diffusione vista su larga scala, i Google Glass possono trovare una seconda vita in campi più specifici, come quello medico. Secondo Technology Review il dispositivo sarebbe ormai utilizzato in ben 30 cliniche di 11 stati americani grazie ad una app messa a punto dalla start up Augmedix.
L’utilità sembra in effetti evidente: usando gli occhiali il medico può richiamare la cartella clinica in qualsiasi momento, consultare manuali e anche inviare il video della visita ad un servizio che provvede a compilare i vari documenti, facendo risparmiare fino a tre ore al giorno di compilazione di moduli.
“Il servizio costa poche centinaia di dollari al mese – spiega Ian Shaki, cofondatore dell’azienda nata da un laboratorio dell’università di Stanford -. Nel tempo risparmiato i medici possono visitare più pazienti, rispondere alle telefonate, richiedere i risultati ai laboratori”.
“Per i consumatori i Google Glass sono un bene di lusso – afferma Brian Ballard, fondatore di una società che fornisce servizi tramite gli occhiali smart -. Nel mondo del lavoro invece il problema di come tenere le mani degli operatori libere per poter lavorare è allo studio da 20 anni”.
