Effetti dell’estrazione del terzo molare inferiore sul tessuto parodontale dei secondi molari adiacenti

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Il terzo molare inferiore incluso, con un'incidenza del 66–77%, è il dente che risulta incluso più spesso.
A causa della posizione anomala e dell'eruzione resa impossibile, il terzo molare porta spesso a formazione di tasche parodontali, perdita di attacco, perdita di osso alveolare e persino mobilità del secondo molare con conseguente estrazione.
In particolare, i difetti parodontali distali dei secondi molari sono influenzati da molti fattori come le condizioni parodontali, l'età, il tipo di terzo molare interessato e le danni iatrogeni connessi con l’estrazione dei terzi molari.

Diversi studi suggeriscono che i dentisti possono ridurre il rischio di difetti parodontali del secondo molare dopo l'estrazione del terzo attiguo. Ciò può avvenire mediante la valutazione preoperatoria, la scelta della tipologia di lembo, degli strumenti di estrazione, del tipo di sutura e degli interventi postoperatori necessari.
Questa rassegna ne riassume una buona parte.

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Tutto inizia dalla valutazione preoperatoria, durante la quale vengono presi in esame:
Stato parodontale: la condizione preoperatoria influenza la condizione parodontale postoperatoria dei secondi molari.
Tipologia di terzo molare e profondità di inclusione: la maggiore probabilità di formare tasche parodontali e difetti ossei nella parte distale dei secondi molari, si avrà in terzi molari con mesializzati, seguiti da quelli posizionati orizzontalmente.
Età dei pazienti: il miglior periodo di estrazione è prima dei 25 anni, successivamente le complicanze aumentano significativamente e il tempo di guarigione è più lungo. Ciò è dovuto al continuo sviluppo della radice, all'assottigliamento del legamento parodontale, all'anchilosi del dente ed alla mandibola che diventa più dura e fragile.
Successivamente, l’utilizzo del lembo interromperà l'omeostasi dell'osso alveolare e attiverà gli osteoclasti. I diversi design dei lembi influenzeranno inoltre la profondità di sondaggio della tasca parodontale postoperatoria.

Anche la scelta dei diversi strumenti per l’estrazione influisce sul secondo molare, non solo nel postoperatorio ma anche sulla salute del parodonto nel periodo a seguire: l’uso degli ultrasuoni in fase di estrazione può ridurre il difetto osseo distale del secondo molare e preservarne meglio i volumi ossei.

I tipi di sutura, poi, hanno effetto sul tessuto parodontale.

Infine, anche la scelta degli interventi postoperatori ha un ruolo fondamentale:
Trattamento parodontale: l'eliminazione della tasca parodontale favorisce il successivo controllo della placca, la salute della gengiva e accelera la guarigione delle ferite.
Rigenerazione tissutale guidata (GTR): la membrana di collagene riassorbibile può stimolare la rigenerazione ossea e migliorare il livello di attacco e portare a una guarigione più rapida dei tessuti parodontali.
Innesto osseo: i materiali di tipo Bio-Oss possono favorire la riparazione dei difetti ossei parodontali e promuovere la rigenerazione ossea distale dei secondi molari.
Spugne di riempimento: il loro posizionamento riduce la profondità del sondaggio parodontale e accelera la guarigione del difetto nei secondi molari adiacenti.

Effetti dell’estrazione del terzo molare inferiore sul tessuto parodontale dei secondi molari adiacenti - Ultima modifica: 2022-02-28T06:11:06+00:00 da redazione
Effetti dell’estrazione del terzo molare inferiore sul tessuto parodontale dei secondi molari adiacenti - Ultima modifica: 2022-02-28T06:11:06+00:00 da redazione

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