Differenza tra urgenze ed emergenze in odontoiatria

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Nella pratica quotidiana, l'odontoiatra esegue normalmente interventi brevi, in regime di anestesia locale e a basso rischio. Ciò detto, qualunque atto medico, in quanto tale, non è esente da rischi e complicanze.

L'implementazione nella gestione del paziente cronico, con l'invecchiamento della popolazione fanno sì che, in maniera sempre più sistematica, l'odontoiatra debba approcciare pazienti soggetti a più patologie e in politerapia farmacologica.

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A queste si aggiungono alcune situazioni non pronosticabili, che insorgono cioè in pazienti sani, o con patologie non preventivamente diagnosticate, e di gravità non riferibile al trattamento durante cui si manifestano.

L'odontoiatra deve tuttavia essere in grado di riconoscere e trattare correttamente tali condizioni e le precedenti, nel meglio dei mezzi di cui dispone.

Urgenza ed emergenza: quali differenze ?

Con urgenza si definisce una condizione di pertinenza odontoiatrica non differibile, la quale, il più delle volte, obbliga il paziente a presentarsi al di fuori di un regolare appuntamento e che, in ogni caso, deve essere rapidamente inquadrata e approcciata dal clinico. Si tratta di quadri clinici che interessano elementi dentari e/o tessuti adiacenti e che, spesso ma non necessariamente, sono caratterizzati dal sintomo dolorifico, il quale rimane comunque il più potente stimolo che porta il paziente all'osservazione del clinico.

Esempi tipici di urgenza odontoiatrica sono rappresentati dai traumi dento-alveolari e da infezioni acute quali l'ascesso parodontale, in grado di indurre stimolazioni dolorifiche non gestibili da parte del paziente con i semplici antidolorifici da banco.

Accanto a queste, è importante discernere anche una serie di false urgenze, condizioni che, cioè, pur avendo potenzialmente ripercussioni anche severe sulla qualità della vita del paziente odontoiatrico, possono essere gestite comunque in fase differita. Non si possono definire propriamente urgenze, ad esempio, il semplice distacco di un'otturazione in assenza di dolore oppure il danneggiamento di un manufatto protesico o di un apparecchio ortodontico, non soggetto a rischio di ingestione o che non comporta traumi ai tessuti molli adiacenti.

Un'emergenza rappresenta una condizione che si presenta nel corso o a margine di un intervento odontoiatrico, a cui può anche non essere direttamente collegato, che comporta l'interessamento di uno più apparati – quindi con possibile coinvolgimento sistemico. Il mancato riconoscimento e/o adeguato e tempestivo approccio alla problematica può comportare danni rilevanti per il paziente, fino a metterne, potenzialmente, a rischio la sopravvivenza.

Sono emergenze mediche un quadro emorragico non controllabile a seguito di un'estrazione dentale, l'ostruzione delle vie aeree determinata dalla formazione di un ematoma a livello del pavimento orale durante l'allestimento di un sito implantare in arcata inferiore, o ancora una crisi ipoglicemica in un paziente in trattamento antidiabetico, un evento ischemico o addirittura un arresto cardio-respiratorio.

Riferimenti bibliografici a proposito di urgenze ed emergenze

https://www.england.nhs.uk/commissioning/wp-content/uploads/sites/12/2015/11/74-dental-definitions.pdf

Differenza tra urgenze ed emergenze in odontoiatria - Ultima modifica: 2022-07-18T05:52:55+00:00 da redazione
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